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Cronaca

Omicidio Kercher, Guede si difende e attacca Knox: "Mie mani sporche di sangue perché volevo salvare Mez. Amanda sa la verità"

Il giovane ivoriano appena scarcerato parla con la stampa inglese: "Cercai di tamponare le ferite con un asciugamani". La statunitense risponde: "Non lasciamo che la vita di due donne sia devastata dalle azioni di violenza di un uomo"

Aveva detto “adesso lasciatemi in pace, voglio sparire”; ma appena è tornato in libertà Rudy Guede, dopo aver scontato la pena per l’omicidio di Meredith Kercher, torna a parlare, seguendo il copione già recitato nel processo e sulla stampa.

“Avevo le mani sporche di sangue perché ho cercato di salvare Meredith tamponando il sangue con degli asciugamani” e sul delitto risponde alla statunitense Knox: “Chiedete ad Amanda chi ha ucciso, lei sa”.

Per uno che voleva solo sparire e stare in silenzio, l’intervista rilasciata alla testata inglese The Sun, appare come una riapertura di vecchie disfide con gli altri due protagonisti della vicenda (Amanda Knox e Raffaele Sollecito sono stati assolti dalla Cassazione definitivamente).

“Il tribunale mi ha condannato per complicità nell'omicidio perché c'era lì il mio Dna, ma i documenti (processuali) dicono che vi erano altre persone e che non sono stato io a infliggere le ferite fatali”.

E si torna a parlare di concorso, per il pubblico ministero di allora, Giuliano Mignini è questo il punto dirimente, anche nell’assoluzione di Sollecito e Knox, i quali forti dell’assoluzione sostengono che non avrebbero neanche dovuto essere processati (tanto meno arrestati).

“Io so la verità e anche lei la sa” ha ribadito Guede, parlando di Amanda Knox. La statunitense ha risposto, indirettamente, sui social, postando un articolo e la frase: “Non lasciamo che la vita di due donne sia devastata dalle azioni di violenza di un uomo”. Chiaro segno che ritiene Rudy Guede unico responsabile dell’omicidio.

Il giovane ivoriano ha voluto anche ricordare la vittima: “La prima cosa che voglio dire - ha affermato Guedé - è rivolta alla famiglia Kercher, su quanto sia dispiaciuto per la loro perdita. Ho scritto loro una lettera per spiegare quanto sia dispiaciuto, ma è troppo tardi per chiedere scusa di non aver fatto abbastanza per salvare Meredith. Il tribunale ha accettato il fatto che ho cercato di salvarla tamponando le ferite con degli asciugamani”.

Il fratello di Meredith, Lyle, ha brevemente commentato la scarcerazione di Guede: “Sapevamo che questo giorno sarebbe venuto, ma il fatto che sia arrivato all’improvviso e senza che fossimo avvertiti ci ha colto alla sprovvista”.

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