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Cronaca Gubbio

Spariscono 60mila euro dai conti dell’azienda, dipendente infedele rinviato a giudizio

L'uomo avrebbe operato nei conti della ditta senza espressa autorizzazione del titolare. La Procura contesta anche le firme false sulle distinte bancarie

Spariscono 60mila euro dai conti dell’azienda, dipendente infedele rinviato a giudizio, ma il processo inizia l’anno prossimo.

Un uomo di 50 anni, difeso dall’avvocato Mauro Agostinelli, deve rispondere dell’accusa di appropriazione indebita per aver sottratto, il circa 6 ani, un cifra pari a 60mila euro dai conti dell’azienda eugubina per cui lavorava.

Tra il 2014 e il 2020, secondo la ditta che si è costituita parte civile con l’avvocato Alessandro Vesi, il dipendente avrebbe effettuato operazioni bancarie, non autorizzate dal titolare, versando denaro sul suo conto corrente personale.

Bonifici non autorizzati, operazioni senza delega del titolare e distinte con firme false. Sono gli elementi di prova che la Procura perugina ha portato al giudice per l’udienza preliminare, chiedendo il rinvio a giudizio.

In totale sono contestate 14 bonifici tramite home banking, 69 prelievi allo sportello bancomat e 4 operazioni in banca. Per i primi avrebbe operato con i codici bancari sottratti all’azienda, per i secondi sarebbe stato in possesso del pin della carta bancomat e in cassa avrebbe usufruito di delega di fatto del titolare, ma per operazioni che non avevano collegamenti con l’azienda.

Il processo è stato fissato per il 23 marzo del 2023.

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