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Cronaca Umbertide

Ruba computer in una scuola, incastrato dalla impronte digitali lasciate sulla porta scassinata

Il giovane ha svolto lavori di pubblica utilità per un anno per evitare il processo

Un anno a sistemare il verde pubblico per ripagare la società del furto di alcuni computer in una scuola umbra. È quanto ha dovuto fare un giovane per non subire un processo, ed eventuale condanna, per furto.

Il giovane, difeso dall’avvocato Pasquale Perticaro, era accusato di essere penetrato in una scuola di Umbertide attraverso l’effrazione della porta secondaria e una volta all’interno aver messo tutto a soqquadro e rubato arredi e materiale scolastico e dei computer. I carabinieri, intervenuti per i rilievi, avevano isolato delle impronte digitali sulla porta scassinata e sui mobili aperti. Dai rilievi dattiloscopici emergeva che le impronte erano dell’imputato, già conosciuto e schedato dalle forze dell’ordine.

Per evitare il processo è stata chiesta la messa alla prova con l’assegnazione dei lavori di pubblica utilità presso un istituto che si occupa del verde pubblico. Per l’effrazione, i danni e il furto, l’imputato ha dovuto svolgere i lavori per un anno curando aiuole, fiori, alberi e parchi.

Oggi il giudice Francesco Loschi ha dichiarato estinto il procedimento dopo la positiva valutazione della messa alla prova.

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