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Cronaca Centro Storico

Dall'abbandono al recupero: un vano della Rocca Paolina trasformato in un piccolo museo

Altri elementi antichi sono stati ritrovati nell'ingresso alla Rocca da Viale Indipendenza, dove un tempo c'erano i bagni pubblici e il diurno. Anche questi andranno adeguatamente collocati

Quell’ambiente indecoroso e squallido è stato finalmente ripulito e ben sistemato. Ben ha fatto il Comune a restituirlo a dignità, facendone un piccolo museo. Parliamo di quel vano, tutelato da inferriata, ai piedi dell’ultima rampa della scala mobile (della Paolina) che adduce al portico della provincia.

Da un trentennio, quel locale (oltre il quale sta la “seconda Cannoniera”, ancora da svuotare) era un lapalissiano esempio di mala gestione dei beni culturali pubblici. Al suo interno stavano accumulati materiali sporchi e deteriorati, come segnali stradali, scatole di plastica e cavi elettrici: una congerie di robaccia da discarica, impropriamente tenuta ad ingombrare un piccolo spazio prezioso.

Da qualche tempo – a cura del dipendente comunale Oliviero Fusini, speleologo e antichista – è stato fatto un po’ d’ordine. Tolta di mezzo quella robaccia, nel vano adeguatamente illuminato sono stati collocati dei materiali antichi di risulta. Si tratta di un’urnetta etrusca, degli elementi architettonici con decori (fiori, cornici a rilievo), una palla da bombarda e altri reperti, rintracciati tra i detriti di svuotamento della storica Rocca. Quando il geometra Carlo Ciangottini, mai troppo lodato, si fece carico di questo storico adempimento.

Altri elementi antichi sono stati ritrovati nell’ingresso alla Rocca da Viale Indipendenza, dove un tempo c’erano i bagni pubblici e il diurno. Anche questi andranno adeguatamente collocati. Come è da segnalare – con apposita tabella – il fatto che, attraverso quella porta, si accede alla Rocca del Sangallo.

Insomma: l’apprezzamento per la storia e le sue testimonianze, insieme all’aumentata sensibilità e al rispetto per l’antico, stanno dando buoni frutti. Fusini comunica pure che, in occasione del recente evento sismico, avendo a disposizione le strutture di tutela montate, sono anche stati rimossi blocchi di cemento e impiastricciamenti che in passato erano stati posti sopra le storiche murature. Buon segno per Perugia e per la sua dignità.

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