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Cronaca

Rissa a un distributore, accoltellato il rivale in amore: "Mi voglio vendicare"

Una storia torbida. Relazioni, strani legami e galeotti che, armati di coltello, rivendicano il loro amore di fronte a chi si è approfittato della sua donna mentre stava in carcere. C'è tutto questo, e molto di più, nella denuncia persentata da un gruppo di persone, difese dall'avvocato Giacomo Manduca, rimaste coinvolte in una rissa al distributore “Robi” situato lungo la strada Trasimeno Ovest. In tutto nove le persone rinviata a giudizio nella mattinata di oggi per rissa e lesioni.

I fatti - L'odio si scatena quando uno dei componenti della fazione avversa finisce in carcere. La fidanzata lo lascia poco dopo, innamorandosi di un'altra persona e iniziando una relazione. L'astio dura per due anni e quando lui esce dall'istituto penitenziario “giura sulla tomba del padre vendetta”. “Non sarò contento fino a quando non lo vedrò sfigurato”: sono queste le parole che il galeotto, cieco di rabbia, pronuncia il giorno prima della rissa al distributore, nonostante la fidanzata fosse tornata subito a vivere con lui e avesse interrotto la relazione con l'altro che nel frattempo si era fidanzato con la sorella di lei.

Il giorno prestabilito si incontrano al distributore ed è qui che i cinque si scontrano contro i quattro dell'altra fazione. “Siamo arrivati al distributore - racconta uno dei coinvolti – e abbiamo visto che stavano bevendo birra seduti a un tavolino. Quando siamo scesi dalla nostra Bmw ci sono venuti incontro e hanno iniziato a picchiarci con le bottiglie. Abbiamo tentato di difenderci, ma alla fine hanno accoltellato con tre colpi un nostro amico. Siamo così rintrati in auto e scappati via per portarlo all'ospedale di Perugia”. L'uomo se la caverà con feriti lievi, nonostante abbia perso molto sangue. Gli altri con un rinvio a giudizio e un processo che iniziaerà a breve.

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