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Cronaca

Rissa tra giovani in piazza Danti, in cinque rinviati a giudizio e altri tre ai lavori utili alla Caritas

In cinque dovranno comparire davanti al giudice monocratico, mentre altri tre aiuteranno le persone nell'organismo ecclesiale di Perugia e alla Misericordia di Assisi

Cinque a giudizio per la rissa in piazza Danti appena si erano allentate le misure di contenimento della primavere del 2020. In quell’occasione otto ragazzi si erano inseguiti e picchiati dalla piazza simbolo del divertimento notturno di Perugia, fino all’Arco etrusco, dove uno dei partecipanti alla rissa era stato colpito con un calcio al volto che gli aveva procurato la frattura della mandibola.

I cinque imputati i difensori, gli avvocati Vincenzo Maccarone, Claudio Cimato, Francesco Falcinelli, Michele Bromuri, Pier Paolo Davalli e Michele Nannarone, sono stati rinviati a giudizio dal gup Angela Avila per rissa e lesioni personali gravissime. I difensori avevano invocato la legittima difesa, ma per il giudice è un’ipotesi da appurare in dibattimento davanti al giudice Ciliberto.

La rissa era stata ripresa dai cellulari dei giovani accalcati nella piazza e quelle immagini erano finite su tutti i media nazionali. Nei giorni successivi erano scattate nuove misure di chiusura del centro storico, con l’imposizione dell’uso delle mascherine e i tamponi per molti giovani presenti quella sera.

Altre tre partecipanti alla rissa hanno ottenuto la messa alla prova e dovranno svolgere lavori di pubblica utilità presso la Caritas di Perugia e la Misericordia di Assisi.

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