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Cronaca

Rissa a Sant'Ercolano tra giovani: condanne e lavori di pubblica utilità per gli imputati

Quattro persone sono finite sotto processo per "con atti violenti, percosse reciproche e l’uso di spray urticante e di un coltello da cucina"

Otto mesi reclusione, con sospensione condizionale pena, a seguito di patteggiamento e ammissione alla messa alla prova con elaborazione di un programma di lavori di pubblica utilità.

È la decisione del giudice del Tribunale penale di Perugia in merito a quanto avvenuto nella notte del 13 luglio del 2019 nella zonza di via Campo Battaglia, via Guerriera e Sant’Ercolano. Una notte di botte e ferimenti, tanto che la mattina successiva la Polizia scientifica era sul posto a raccogliere tracce di sangue, bottiglie rotte e vasi in frantumi, frutto di una rissa scoppiata in centro verso le 3 di notte tra un greco e tre italiani e un greco, difesi dagli avvocati Marco Marmottini, Angelo Frioni e Vincenzo Bochicchio, finiti poi sotto processo con l’accusa di rissa.

La rissa era scoppiata in piazza Matteotti e la fuga verso corso Cavour di uno dei partecipanti, con un vistoso taglio a una mano. Giunto a Sant’Ercolano, nonostante l’ora tarda, aveva trovato un locale aperto e chiesto qualcosa per medicarsi, ma mentre si puliva la ferita, dalle scalette erano sopraggiunti gli altri litiganti. E la rissa aveva ripreso forza.

Almeno fin verso le 4, quando dopo alcuni minuti di urla e schiamazzi, si erano sentite urla ben precise del ferito (urlava “brucia, fa male”) e quelle dei fuggitivi (“scappiamo, che cosa abbiamo combinato”).

Quattro persone sono finite avanti al giudice “per aver partecipato, insieme ad altri soggetti non identificati, alla rissa” del 19 luglio del 2019 lungo le scalette di Sant’Ercolano, “con atti violenti, percosse reciproche e l’uso di spray urticante e di un coltello da cucina di circa 30 centimetri”.

La Procura contesta anche l’aggravante di aver “cagionato lesioni personali ai danni” di due dei partecipanti consistite in “contusione alla bocca e ferita interna alla guancia” e “ferita da taglio al braccio sinistro, con prognosi di 12 giorni”.

Ad uno dei partecipanti alla rissa è contestato anche il porto “senza giustificato motivo, di un coltello da cucina di circa 30 centimetri” con l’aggravante di averlo utilizzato nella rissa.

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