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Cronaca San Sisto

Rischio sismico, San Sisto e Pian di Massiano le aree più delicate

Presentato il Piano microzonazione sismica nell'area urbana del capoluogo. Uno studio fondamentale per dove realizzare e con che accorgimenti le nuove abitazioni e strutture pubbliche

Pian di Massiano, San Sisto e parte di Ponte San Giovanni sono le aree del comune di Perugia che in caso di sisma, anche di non fortissima intensità, possono subire i danni maggiori a causa di una conformazione e stratificazione del suolo che può ampliare decisamente l’onda sismica.

L’ipotesi è emersa nel corso del convegno sulla microzonazione sismica nell'area urbana di Perugia, dove sono stati illustrati i risultati dell'indagine realizzata dalla Regione Umbria e dal Comune di Perugia, finanziata con i fondi comunitari del Programma operativo regionale - Fondo europeo sviluppo regionale (Por-Fesr) 2007-2013.

Il rapporto amplificazione delle onde del sisma e del suolo è un aspetto molto delicato come dimostra il recente terremoto di Spina del 2009 dove il quarto grado di una scala Mercalli, teoricamente poco rischiosa, ha provocato oltre 300 sfollati con case inagibili totalmente.  

L'obiettivo del lavoro, che ha coinvolto gli uffici del Comune perugino e istituti di ricerca e Università italiane con affermata esperienza in materia, è stato di dotare il capoluogo dell’Umbria, con importanti edifici di interesse strategico e con un cospicuo patrimonio storico-architettonico e di uno strumento aggiornato di previsione degli effetti locali del suolo in caso di sisma.

I risultati dello studio consentono agli Enti e ai progettisti di poter disporre di un quadro esaustivo e validato scientificamente, su cui basarsi per  perseguire buone politiche di riduzione del rischio sismico sugli edifici già esistenti o di nuova realizzazione e per la pianificazione urbanistica.

 

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