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Cronaca

Errore di Ministero e Inps, condannati dalla Corte dei conti a pagare il riscatto della laurea a dipendente pubblica

La domanda era stata respinta, ma mai comunicata la decisione alla richiedente che non ha potuto far valere i suoi diritti

Ministero e Inps rigettano la richiesta di riscatto della laurea, ma non notificano gli atti alla richiedente. E la Corte di conti dichiara il diritto della ricorrente a ottenere il riscatto della laurea, ai fini pensionistici, del periodo corrispondente alla durata legale del corso di laurea in giurisprudenza a spese di Ministero e Inps.

La donna ha presentato ricorso contro il Ministero della giustizia e l’Inps, assistita dall’avvocato Catia Mosconi, per il riconoscimento del diritto a ottenere il riscatto ai fini pensionistici del percorso di laurea, dopo che Ministero e Inps avevano rigettato la richiesta in quanto in base alla normativa dell’epoca non ne avrebbe avuto diritto. Solo che questo avveniva nel 1992 e la decisione non era mai stata notificata alla ricorrente.

Lo aveva scoperto solo ripresentando l’istanza dopo che era cambiata la normativa e i versamenti erano più favorevoli. A questo punto, però, non ne avrebbe avuto ugualmente diritto.

I giudici contabili hanno riconosciuto la corretta applicazione delle regola da parte del Ministero e dell’Inps, ma la mancata comunicazione ha creato un danno alla ricorrente che non ha potuto fare ricorso contro il diniego e usufruire di una nuova opportunità di riscatto della laurea.

Ne consegue la condanna di Ministero e Inps a provvedere al pagamento del riscatto della laurea ai fini pensionistici della ricorrente.

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