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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Le radici e le ali dei perugini nel giorno della rievocazione delle Luminarie per San Costanzo

Chiarine, tamburi, balestrieri, fedeli, cittadini, il gonfalone e tanta voglia di riscoprire le radici storiche di una città che ancora oggi mostra orgogliosa la sua potenza e fierezza medievale. Il racconto della festa del patrono

Palazzo dei Priori sullo sfondo. Tamburini e musici che annunciano al popolo una grande festa e una grande devozione. L'araldo che informa i perugini. Il sacro stemma di San Costanzo, il santo nostro, che ondeggia ad ogni folata di vento gelido che si incanala da Porta Sole per poi sfogarsi lungo Corso Vannucci.

E poi quel fuoco che prende vita dentro un braciere storico e che infiamma la processione delle Luminarie. Rimani colpito da quanta storia c'è a Perugia, da quanto la città abbia voglia di ritrovare le sue radici di grandezza, il suo medioevo che non fu per nulla un secolo buio ma ricco di vita, passione, popolo e anche, come detto, grandezza come testimonia il centro storico in ogni suo angolo.

Rievocazione storica e Luminarie per San Costanzo

Ci sono anche i "priori" ma, secoli dopo, portano la fascia tricolore - il sindaco Romizi - sono gli assessori di questa capitale dell'Umbria che sogna un riscatto e cerca di attingere forza dalle sue radici. Sì. Le radici troppo spesso demonizzate, avvilite in nome di una cultura che deve andare sempre oltre, sempre ricca di fusion e di esotico, e sempre piantata troppa sulla terra (come se le ali fossero sterco).

Ma poi resti bloccato, quasi rapito, quando senti rimbombare per Corso Vannucci  un tamburo, quando una chiarina riempie di musica lo spazio. Rapito anche dalla fede di questa processione di San Costanzo: per chi ha la fede (un dono) assume mille significati che riconducono a Dio, per chi non è dotato di tale dono vuol dire che si è a casa, che si è a Perugia. Che si calpesta lo stesso suolo dei padri o quel suolo che ci si è conquistati trovando un lavoro, mettendosi a disposizione della città.

Emoziona anche quel torcolo portato in dono durante la rievocazione storica delle Luminarie. Zucchero, canditi, uvetta, farina e altro ancora. Rievoca l'odore delle cucine e di quando dolci ammonimenti femminili ti vietavano di prenderne un pezzo, appena sfornato. Buon San Costanzo Perugia! 

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