Innovativa operazione chirurgica alla vescica prenderà il nome "tecnica Perugia"
Il professore Massimo Porena è l'autore di una innovativa ricostruzione della vescica in ambito urologico. La comunità scientifica internazionale ha voluto dedicare la tecnica a Perugia dove opera e vive il luminare
Ad una tecnica chirurgica per la ricostruzione della vescica, ormai ben nota in ambito urologico nazionale ed internazionale, non è stato dato, come d’abitudine, il nome del Chirurgo che questa tecnica l’ha messa a punto, con risultati ritenuti eccellenti dalla comunità scientifica, piuttosto quello di Perugia.
"Ho rinunciato volentieri al mio nome per esprimere un sentimento di gratitudine e riconoscenza verso la Città che mi ha accolto e consentito di esprimere la mia professionalità".A comunicarlo è il Prof Massimo Porena, umbro di nascita, formatosi alla scuola dei Proff. Bracci e Micali e da oltre venti anni Direttore della S.C. di Urologia ed Andrologia del S.Maria della Misericordia, che –tramite l’ufficio stampa dell’Azienda Ospedaliera- comunica l’uscita della rivista World journal of Urology(il Giornale mondiale dell’Urologia, rivista tra le più prestigiose della disciplina) dove sono stati pubblicati i risultati della tecnica di ricostruzione della vescica con intestino dopo l’asportazione della vescica nativa per tumore, tecnica che per l’appunto il Prof. Porena ha denominato “Perugia ileal neo-bladder” (PIN in sigla, in italiano Neo Vescica Ileale Perugina).
“Quando in occasione dei più importanti convegni di Urologia i miei i collaboratori ed il sottoscritto sentiamo citare la nostra tecnica , chiamata con il nome della città dove svolgiamo la nostra professione , avvertiamo un più forte senso di appartenenza alla nostra terra- commenta il Prof Porena. Ho ritenuto di doverne darne comunicazione ufficiale anche al sindaco Boccali , come primo cittadino di Perugia per ricordare il grande valore della attività assistenziale e scientifica che si raggiunge presso la nostra Azienda Ospedaliera-Universitaria. Ho avuto il piacere di consegnargli personalmente la copia della rivista direttamente nel suo studio a Palazzo dei Priori”.