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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

La rivolta degli specializzandi in Medicina, in massa pronti per il ricorso

Ieri sera, 11 novembre, una marea di twitter sono improvvisamente apparsi sulla bacheca di Matteo Renzi. A guidare la rivolta la pagina Facebook "Medici _ 12mila borse _ Dimissioni Ministro Giannini". Pronti ad aderire in massa anche dall'Umbria

Inizialmente quella marcia indietro del Miur aveva fatto ben sperare, poi il buio più nero e, infine, un salto nel vuoto. E adesso? Adesso si è piombati nel caos completo e circa tremila medici sono pronti a presentare ricorso senza se e senza ma. E già, perché forse nessuno si sarebbe mai immaginato che il nuovo test di ammissione alle scuole di specializzazione in Medicina avrebbe creato così tanto scompiglio da spingere una massa di medici indignati a far sentire la propria voce e a chiedere, quasi urlando, “GIUSTIZIA”.  Una parola tanto cara che in questo caso ha il sapore anche di “MERITOCRAZIA”. La guerra, questa volta, è a suon di post su Facebook con una pagina, quella Medici _ 12mila borse _ Dimissioni Ministro Giannini, che conta ben 9.854 mi piace.

Ieri, 11 novembre, la bacheca Twitter del premier Matteo Renzi è stata letteralmente presa di mira a suon di hashtag. Una sinfonia dal ritmo sincopato  che ha avuto il suo exploit dalle 21 alle 22.40. Insomma, una vera e propria mobilitazione che non prevede passi indietro. Anche dall’Umbria l’esercito dei nuovi medici è pronto per la battaglia, ma per capire meglio la situazione, noi della redazione di PerugiaToday, ci siamo rivolti all’avvocato Antonio De Angelis, celebre per aver vinto numerosi ricorsi in materia e da sempre impegnato in questo settore. Diviso tra Terni, Perugia e Roma ci ha accolti nel suo studio perugino in tarda sera, dopo aver ricevuto una sfilata di studenti senza sosta, per spiegarci la situazione.

In cosa consiste il suo ricorso Avvocato?
La risposta arriva senza tentennamenti: “Cercheremo di consentire l’ammissione in sovrannumero degli studenti che faranno ricorso nelle scuole che indicheranno come prima scelta e chiederemo, inoltre, l’ottenimento della borsa di studio come risarcimento danni”.

L’intervista proceda lenta. Le telefonate arrivano una dietro l’altra. E tra un ricorso al Tar e gli altri clienti che ovviamente lo studio ha, passano 30 minuti, durante i quali ammiriamo la marea di hashtag che continuano a fioccare sulla bacheca di Matteo Renzi con quel pizzico di fierezza giovanile per chi come noi lotta per il proprio futuro.

Avvocato quante possibilità di vittoria ci sono?
Se dicessi ‘vinceremo al 100 per 100’ sarei un folle e una persona poco seria che vende solo fumo e pochi fatti. Ma, a oggi, mi sento di dire che ci sono concrete possibilità di vittoria. Le irregolarità riscontrate sono così tante da poterci scrivere un romanzo. Noi ci stiamo impegnando notte e giorno per reperire il materiale necessario e devo dire che siamo già a buon punto. Stiamo prendendo a cuore questo ricorso, come abbiamo sempre fatto con i ricorsi che riguardano direttamente il futuro lavorativo dei giovani"

 Su cosa si baserà il suo ricorso?
“Come dicevo le irregolarità sono molte. A titolo esemplificativo? Solo per elencarne qualcuno: la ripartizione dei candidati nelle aule in modo difforme da quanto previsto dal bando, domande che presentavano più di una risposta corretta, anomalie nei punteggi conseguiti. Ma questo è un mini elenco, ripeto, è solo un assaggio del materiale che stiamo raccogliendo in questi giorni e che ci sta lasciando letteralmente basiti”.

Ma torniamo nello specifico della battaglia. Lei effettuerà un maxi ricorso?
“No, quelli patrocinati da me saranno diciamo ricorsi semi-collettivi; la suddivisione non verrà però effettuata sulla base dei punteggi"

Quindi il punteggio ottenuto non c’entra niente?
“No, in questo no, perché ritengo che siano falsati date le irregolarità che stiamo riscontrando e documentando”.

Ma lei se lo aspettava un caos del genere?
 “Sinceramente? Molti colleghi hanno detto di no, io me lo aspettavo, eccome. Purtroppo il Ministero dell'Istruzione ci ha abituati negli ultimi anni a concorsi caratterizzati da molte, troppe irregolarità. Credo che i nostri ragazzi non siano persone che rimangano a vedere un mondo che gira a vuoto, ma che anzi lottano giustamente per il proprio futuro”.
 
Al momento quante persone l’hanno contattata?
 “Molte, solo via mail all'incirca 600 ragazzi, ed almeno altrettante per via telefonica. Cerco di rispondere a tutti direttamente, senza filtri di segreteria”.
 
Ma qualora vincesse, ci saranno i soldi per tutte queste borse di studio?
“I soldi devono essere trovati. In fondo, si parla di cifre importanti ma non certamente idonee ad incidere significativamente sul bilancio statale"

E allora non resta che stare a vedere come si concluderà questa ennesima epopea tutta e solo italiana

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