rotate-mobile
Cronaca

Casa piena di refurtiva, fratello e sorella sotto processo per ricettazione

I Carabinieri chiedono alla madre dei due di consegnare gli oggetti rubati: "Cercate pure, qui nonn c'è nulla". Trovati telefoni, tablet e telecamere

Incastrati dalle sim card nuove, intestate alla madre, e inserite in cellulari e tablet rubati. Sotto processo fratello e sorella albanesi, di 42 e 36 anni, difesi dall’avvocato Federico D’Ambrosio, accusati di ricettazione di un telefono, di un Ipad e di una telecamera, oggetti provento di furto.

La telecamera è stata rubata ad un giovane che l’aveva lasciata in auto, in un marsupio appeso allo schienale del sedile del passeggero, nell’auto parcheggiata per andare al cinema. Quando il proprietario tornava alla vettura trovava la maniglia della portiera lato guida forzata e l’auto ripulita.

L’Ipad è stato rubato, invece, a un cliente che si era fermato in un bar e lo aveva appoggiato su un tavolo, il tempo di andare al bancone per ordinare e il tablet era sparito.

I Carabinieri, dopo aver raccolto la denuncia, avviavano gli accertamenti e scoprivano che una sim card era stata inserita nel tablet. Risalivano al titolare del contratto e alla residenza. Così si presentano a casa degli imputati e trovavano la madre dei due, invitandola a consegnare la refurtiva, altrimenti avrebbero dovuto perquisire la casa. La donna diceva di non sapere nulla e che potevano cercare tranquillamente.

Nel corso della perquisizione veniva rinvenuto il blister della sim card inserita nel tablet rubato e poi venivano ritrovati anche un Iphone, un Samsung S6, i cellulari Nokia Rm1110, Rm945, Rm1035, uno Huawei E173, tre blister di sim card, un tablet Samsung, un Ipad, un portatile HP e una telecamera Sony. Ritrovamento che faceva scattare le denuncia e il processo.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Casa piena di refurtiva, fratello e sorella sotto processo per ricettazione

PerugiaToday è in caricamento