Importante finanziamento a favore della ricerca umbra per la lotta contro il cancro
Nel laboratorio di ricerca dell'Oncologia medica dell'Ospedale di Perugia operano giovani ricercatori come la Dottoressa Chiara Bennati e il Dr. Giulio Metro, da tempo in costante contatto con l'Università George Maison della Virginia, dove opera un'altra ricercatrice perugina, la Dott.ssa Elisa Baldelli
Ancora un riconoscimento a favore della ricerca che Azienda Ospedaliera e Università di Perugia svolgono da tempo a pieno regime, con ricadute importanti sulle terapie nella lotta al cancro. “Ieri sera ho ricevuto una telefonata dalla Presidente dell’Airc Ines Colnaghi, che mi ha comunicato il finanziamento di 450 milioni per il nostro progetto di ricerca sul tumore del polmone”. A fare questo annuncio è stato questa mattina il professore Lucio Crinò, direttore della Struttura di Oncologia medica, in apertura di un Convegno, svoltosi presso il Residence Chianelli, organizzato dall’Associazione Italiana di Oncologia, sezione regione Umbria (coordinatori Dott.ssa Rita Chiari e Dr. Carlo Basurto).
“E’ per noi motivo di grande orgoglio che l’Airc abbia accolto la richiesta di finanziare il progetto sull’oncogene K-Ras del tumore al polmone-ha aggiunto il Prof. Crinò - , perché rappresenta il riconoscimento che il nostro Laboratorio sta operando nella giusta direzione per dare risposte concrete ai pazienti”.
Nel laboratorio di ricerca dell’Oncologia medica dell’Ospedale di Perugia operano giovani ricercatori come la Dottoressa Chiara Bennati e il Dr. Giulio Metro, da tempo in costante contatto con l’Università George Maison della Virginia, dove opera un’altra ricercatrice perugina, la Dott.ssa Elisa Baldelli. ”La medicina molecolare è il presente ed il futuro – ha sottolineato il professore Maurizio Tonato, responsabile della rete oncologica regionale, quella capace di dare risposte concrete e non solo speranza ai pazienti malati di tumore. I risultati sono incoraggianti e lo dice chi come il sottoscritto ha lasciato l’assistenza quando ancora la sola arma a disposizione era la chemioterapia . Il lavoro dei gruppi multidisciplinari di professionisti di più aree – ha aggiunto il Prof. Tonato- ha segnato una svolta nella gestione del paziente oncologico, con una presa in carico da parte del servizio sanitario, davvero concreta”.
Al convegno, cui hanno partecipato medici e personale infermieristico anche delle altre strutture sanitarie regionali, ha portato il suo contributo il direttore dell’Azienda Ospedaliera di Perugia Walter Orlando: “La medicina molecolare merita di essere perseguita con tenacia sia nella fase di ricerca che di sperimentazione assistenziale, ma anche in convegni di elevati contenuti scientifici come questo, è necessario non tralasciare mai l’importanza della prevenzione. Con on la loro autorevolezza ed esperienza clinica, i medici hanno l’obbligo di mandare costantemente messaggi ai cittadini sui corretti stili di vita, compresa la lotta sempre più massiccia al fumo”.