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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

"Mazzette" sospette: il primario torna libero, ma con l'obbligo di dimora

L'indagato si è avvalso della facoltà di non rispondere. Revocata la misura cautelare dei domiciliari

Revocata dal gip D'Andria la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di Antonino Appignani, il primario di chirurgia pediatrica arrestato lo scorso venerdì con l'accusa di concussione. Per il professore universitario è stata emessa la misura dell'obbligo di dimora nel suo comune di residenza, Bologna, dove a breve - tempo di far pervenire la notifica - si trasferirà. 

Durante l'interrogatorio di garanzia dinanzi al gip, l'indagato si è avvalso della "facoltà di non rispondere". Intanto, il collegio difensivo rappresentato dagli avvocati Ettore Grenci e Mattia Maso del foro di Bologna e da Pietro Gigliotti del foro di Perugia, preferiscono attendere uno studio approfondito sulle carte prima di rilasciare dichiarazioni in merito alla posizione del loro assistito. "Il professore, ci teniamo a ribadirlo, ha dato molto a questa città e all'Università, grazie al suo scrupoloso lavoro. E' comunque provato dalla vicenda, che lo ha indubbiamente scosso. "La decisione del giudice è  un ottimo risultato per noi, ritenendo comunque le misure cautelari irrilevanti nei confronti del docente".

Presunta tangente in 4 rate richiesta dal primario al collaboratore precario

Intanto proseguono le indagini; secondo la procura l'ipotesi di reato che si configura nei confronti del primario è quella di concussione. Dodicimila euro divisi in 4 rate da 3 mila euro. È  questa la cifra che secondo gli inquirenti Appignani  avrebbe chiesto  ad un ricercatore, in cambio del suo interessamento per il rinnovo di una convenzione. L'indagine, partita nel 2016, venerdì scorso aveva portato all'arresto del primario in "flagranza di reato". 

Primario arrestato, l'accusa è concussione: l'Università prenderà provvedimenti"

Per il docente universitario che operava al Santa Maria della Misericordia in base ad una convenzione, non si escludono provvedimenti anche da parte della stessa Università. Intanto l'attività del reparto di chirurgia pediatrica procede regolarmente ed è coordinata dal vice di Appignani, il professor Mirko Bertozzi. 

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