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Mobilità ecologica, Umbria approva la rete regionale

La Giunta Regionale dell'Umbria ha approvato la rete regionale per la mobilità umbra, che raccoglie i sentieri montani legati ad aspetti della religione

Riordinare il sistema degli itinerari escursionistici, ciclabili e delle ippovie, per migliorarne la fruibilità anche attraverso  il superamento della discontinuità dei tratti, l’omogeneizzazione della segnaletica e la garanzia della percorribilità: con questo obiettivo la Giunta regionale dell’Umbria ha approvato lo schema di “Rete di mobilità ecologica di interesse regionale” che raccoglie l’insieme di sentieri montani e di quelli legati agli aspetti culturali e della religiosità, nonché dei percorsi ciclabili.
   
“Sulla spinta del crescente interesse da parte dei cittadini e delle imprese ricettive intorno al comparto – ha spiegato l’assessore regionale all’Ambiente, Silvano Rometti - si avvertiva la necessità di affrontare un riordino delle infrastrutture a ciò dedicate anche in considerazione del fatto che, negli anni precedenti, sono stati realizzati molti interventi, spesso poco coordinati e con scarse ricadute sulle realtà sociali ed economiche delle aree interessate. La Regione – ha aggiunto l’assessore -  ha quindi voluto affrontare il riordino di questo importante settore partendo dalla selezione, operata in accordo con i soggetti territoriali preposti, prime le Comunità Montane, dell’insieme di itinerari connotati da una marcata valenza regionale, la cui mappa sarà pubblicata prossimamente sul Bollettino Ufficiale della Regione”.
   
La rete di interesse regionale, che si sviluppa per circa tremila chilometri di itinerari, già in parte in esercizio (circa 40 per cento) o in corso di allestimento o consolidamento, è costituita da itinerari di livello nazionale e interregionale che attraversano l’Umbria, a cui sono associati circuiti regionali e tratti di raccordo fra questi.

Tra i principali assi sono compresi: la Via di Francesco, un itinerario che attraversa l’Umbria da Citerna a Piediluco sulle tracce di San Francesco d’Assisi; i sentieri Italia e Europa 1, sviluppati sulla dorsale appenninica; l’itinerario ciclabile lungo la valle del Tevere, da San Giustino ad Alviano. Sempre nel settore della mobilità ciclabile vanno ricordati l’anello del Trasimeno, gli itinerari Assisi-Spoleto e quello lungo il fiume Nera.
 
 “Si pensa così – ha detto Rometti - di dare un nuovo impulso all’escursionismo e alla mobilità ciclabile quali sistemi di accessibilità e percorribilità del territorio con modalità lente e a basso impatto ambientale, in sintonia con le nuove forme di turismo sostenibile e consapevole e con le peculiarità del territorio umbro. Prioritario anche l’obiettivo di contribuire alla crescita delle opportunità sul fronte turistico, in proposito la Regione Umbria si impegna affinché siano approntate annualmente le risorse necessarie al mantenimento della rete ‘di interesse regionale’, così da garantirne nel tempo la percorribilità in piena sicurezza”.

 

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