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Cronaca

Umbria, Squarta: "Fondo anti-criminalità per le famiglie delle vittime e per i cittadini accusati di eccesso di difesa"

La nuova proposta di legge del Presidente dell'assemblea regionale, Marco Squarta, a tutela dei cittadini umbri che dovranno affrontare spese legali a causa delle violenze o furti subiti dalla criminalità

Lo aveva premesso anche nella sua prima intervista ufficiale (rilasciata a Perugiatoday.it) che non sarebbe stato un presidente del consiglio regionale compassato, tutto regolamenti e nastri da tagliare, ma avrebbe fatto proposte concrete, essendo stato eletto per rappresentare le esigenze degli umbri. E questo ruolo attivo, e non di semplice cantore dell'istituzione, Marco Squarta lo sta rispettando con proposte che saranno dibattute in consiglio. E così dopo l'idea di potenziare (per attrarre nuovi turisti in Umbria) il cammino di San Francesco, sul modello del cammino di Santiago, ora arriva una proposta decisamente più in linea con le battaglie della destra (di governo) di quale è espressione: rafforzare la legittima difesa per coloro che si trovano a difendere la propria vita, quella dei propri familiari o la legittima proprietà privata dalle tantissime bande di ladri che imperverano sul territorio umbro.

Il Presidente chiede di istituire un fondo a loro sostegno. Per fare cosa? "La Regione rimborsi l’avvocato a quei cittadini onesti che si difendono e finiscono sotto processo per eccesso colposo di legittima difesa". Stando ai dati messi a disposizione dall'Ufficio centrale di statistica del ministero dell'Interno - si legge nella proposta di legge del presidente - nel 2018 sono stati 31.632 i reati consumati in Umbria: quasi la metà, 14.899, riguardano i furti, con una media che supera i mille episodi ogni mese, mentre sono state 221 le rapine (poco meno di venti al mese). Più nello specifico il Viminale ha contato 118 rapine lungo le strade delle nostre città, 21 in abitazione, 27 negli esercizi commerciali, sei in banca e una alle Poste.

Il fondo oltre che alla legittima difesa è finalizzato anche al risarcimento legale per le famiglie che hanno perso un proprio caro a causa di atti violenti per mano della criminalità presente in Umbria. "E' una proposta - spiega Squarta - che mira a favorire interventi di sostegno e aiuto mediante assistenza legale ai familiari dei nostri concittadini che loro malgrado sono stati uccisi da azioni criminali violente. Qualche esempio? I familiari di Luca Rosi assassinato a Ramazzano da un commando di rapinatori, i genitori di Alessandro Polizzi - comprensibilmente sconcertati in questi giorni per la libertà concessa all'uomo condannato all'ergastolo che nel marzo 2013 sparò al giovane - i familiari di David Raggi massacrato nel centro di Terni da un clandestino ubriaco con un coccio di bottiglia alla gola, con questa legge avrebbero avuto garantita l'assistenza legale a spese della Regione. L'Ente - conclude Squarta - deve anche preoccuparsi di tutelare coloro che vengono accusati di aver commesso un reato per eccesso colposo di legittima difesa".

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