SENTENZA CHOC, tutti assolti i membri della banda delle rapine
La Corte del tribunale penale di Perugia, presieduta dal giudice Gaetano Mautone, ha assolto i sei finiti a processo per essere stati ritenuti i responsabili delle 11 rapine in villa avvenute nel 2011. Serse Cosmi, una delle vittime, si è detto amareggiato
Erano stati accusati di aver messo a segno ben 11 rapine in altrettante ville, agendo senza scrupoli e malmenando le proprie vittime. La sentenza è però arrivata ieri, 11 luglio, la Corte del tribunale penale di Perugia presieduta dal giudice Gaetano Mautone, ha assolto in sei albanesi, per non aver commesso il fatto.
Una decisione arrivata dopo dieci ore di camere di consiglio e che ha lasciato tutti con la bocca aperta, compreso Serse Cosmi, una delle vittime che si è detto molto amareggiato. Era stato, infatti, proprio grazie a lui che si era risaliti ad alcune delle persone considerate responsabili delle rapine.
A finire in manette nel novembre del 2011 furono Gezim Kuka, considerato il capo della banda, Altin Hoxha, evaso da Regina Coeli e ritrovato in Albania, soprannominato anche occhi di ghiaccio, Gjolek Ballshani, Leo Ndreu e Artan Duda, ritenuti i responsabili di undici rapine in altrettante ville, oltre a quella di Serse Cosmi, nella provincia di Perugia. I reati ipotizzati a vario titolo sono rapina aggravata, porto abusivo di armi, sequestro di persona, lesioni e percosse.
Gli investigatori risalirono alla banda indagando sul traffico telefonico dei cellulari nelle aree dei colpi e grazie alle testimonianze delle vittime sono avvenuti i riconoscimenti. Di particolare rilieavo fu proprio quella dell’ex allenatore.
Tanti i racconti degli episodi di violenza che si sono susseguiti in aula durante le udienze. Numerose le vittime che sono state legate, picchiate e insultate. A capo della banda, secondo la ricostruzione fatta dagli inquirenti Altin Hoxha per lui, infatti, pubblico ministero Giuseppe Petrazzini aveva chiesto 30 anni di reclusione, mentre 24, 20 e 16 per gli altri.
