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Cronaca

Irruzione nelle sale slot, pistola in faccia ai cassieri per farsi consegnare il bottino: banda a processo

Chiesto il rinvio a giudizio per due dei quattro imputati, gli altri hanno scelto di essere giudicati con riti alternativi

Sono finiti alla sbarra con l'accusa di rapina ed oggi, per due dei quattro imputati che hanno scelto rito alternativo, è stato chiesto dal pm Cicchella la condanna  a tre anni e a due anni e sei mesi per gli esecutori materiali delle rapine, e il processo per gli altri due che hanno scelto il rito ordinario. La prossima udienza, con la decisione del giudice, è prevista per giovedì prossimo.

Secondo la procura i quattro imputati avrebbero commesso rapine ai danni di sale scommesse e video slot del Perugino, in particolare, utilizzando una pistola (giocattolo) per indurre il cassiere a fare tutto ciò che gli ordinavano intimandogli, con decisione, "di abbassare la testa e di non guardare". 

In un'altra occasione, avvalendosi della figura del basista (che era un lavoratore dell’attività stessa) si sarebbero impossessati dell’incasso per un valore pari a 14mila euro e provento dell’attività del bar e delle slot. Dopo aver scelto il momento opportuno per entrare in azione, con il volto travisato da un passamontagna e una pistola giocattolo, anche in questo caso si sarebbero fatti consegnare l’ingente bottino per poi scappare. In un altro caso ancora, “con violenza e minaccia” in danni a due dipendenti addette alla cassa delle slot machine e del bar, avrebbero portato via altri 7mila euro in contanti. Prima “afferrando una delle cassiere per un braccio, poi stringendole il polso intimandole di farsi  aprire con le chiave le casse. Ora si torna in aula per la decisione. Gli imputati sono difesi, tra gli altri,  dagli avvocati Massimo Brazzi e Delfo Berretti. 

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