Va a fare una rapina con la sua macchina: rapinatore rintracciato dal numero di targa e condannato
La banda incastrata dalla moglie di uno dei complici che ha riconosciuto il marito nei filmati di sorveglienza
Rapinatore incastrato dall’auto usata per la rapina e dalla moglie di un complice che lo riconosce nei filmati di sorveglianza.
Un 44enne di Napoli ha presentato ricorso per Cassazione contro la condanna per rapina a 5 anni.
L’imputato era stato condannato sulla base della “effettiva capacità della prova, segnalando la compatibilità tra il possesso della vettura da parte” dell’imputato “all'ora della rapina e la presenza della vettura” alcune ore dopo a Napoli.
Secondo i giudici non vi era dubbio “che la vettura Alfa Romeo 145 fosse stata utilizzata dai rapinatori, ma il fatto della partecipazione” dell’imputato. Su questo punto, però, i giudici avevano raggiunto la certezza sulla base delle dichiarazioni rese dalla moglie di uno dei complici: la donna aveva “riconosciuto il marito e i complici come coloro che avevano commesso la rapina, sulla base di fascicolo fotografico contenente foto estrapolate dai filmati di videosorveglianza dell'istituto di credito”.
Da qui il rigetto del ricorso e la condanna al pagamento di 3mila euro alla Cassa delle ammende.