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Cronaca Ponte San Giovanni

Prostituta aggredita e rapinata in casa dalla baby gang: l'ultimo imputato chiede l'abbreviato

Gli altri componenti erano già stati giudicati dal Tribunale di Perugia e da quello per i Minorenni. L'episodio era avvenuto a Ponte San Giovanni

Uno aveva contattato una prostituta tramite un sito di incontri, un altro faceva da palo, un altro ancora si era fatto aprire la porta e aveva immobilizzato la vittima, mentre il resto del gruppo razziava l’appartamento.

Di quella banda di rapinatori ne è rimasto solo uno sotto processo. Tre minorenni hanno seguito il percorso di recupero imposto dal Tribunale per i minori, mentre due maggiorenni sono usciti dal processo dopo la condanna a 3 anni di reclusione per aver rapinato una prostituta a Ponte San Giovanni, oltre al pagamento di 1.800 euro di multa e con l’interdizione dai pubblici uffici per cinque anni.

L’ultimo imputato, difeso dagli avvocati Stefano Tentori Montalto e Annarita Guerri, ha approfittato della riforma Cartabia e chiesto di procedere con il rito abbreviato in corso di giudizio.

Secondo l’accusa la banda, “al fine di procurarsi un ingiusto profitto”, ognuno con compiti ben precisi da svolgere, avrebbero fatto chi da palo, “ovvero permanendo all’interno del condominio di Ponte San Giovanni sì da farvi accedere i correi”, chi “presentandosi presso l’abitazione” di una donna “quale cliente, svolgendo la stessa attività di meretricio” e “in tal modo consentendo l’accesso all’appartamento della vittima di un complice e degli altri”, mentre uno immobilizzava la persona offesa, “usando pertanto violenza, e brandendo un coltello, la minacciava ordinandole di stare ferma”, gli altri “si impossessavano della somma di 450 euro in contanti, un cellulare, e 10 paia di occhiali da sole di varie marche”.

L’udienza di oggi è stata rinviata in quanto mancava un componente del collegio giudicante. L’abbreviato verrà discusso ad aprile.

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