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Cronaca

Storie folli, rapina in un distributore: a organizzarla la moglie del proprietario

La donna, inoltre, dopo l'arresto dei tre rapinatori, aveva minacciato reiteratamente il marito di abbandonarlo definitivamente e di sottrargli i loro due figli, costringendolo a ritrattare le sue dichiarazioni accusatorie contro i complici

Avevano tentato di rapinare un distributore di carburante di Pantalla. Il colpo però fallì, grazie alla tenacia del dipendente che non si era piegato alla volontà dei suoi aguzzini. Da allora, gli investigatori del Nucleo Operativo e Radiomobile di Todi, hanno continuato nell’attività d’indagine, fino a quando non si sono trovati dinanzi ad uno scenario piuttosto ”anomalo”.

I Militari hanno appurato che la mandante ed istigatrice della rapina fu la moglie della stessa vittima, anch’essa di origini brindisine come gli autori materiali del colpo. La donna, quarantenne, aveva non solo fornito ai suoi concittadini informazioni utili affinché il marito – allontanato momentaneamente dalla casa familiare - fosse sorpreso nel momento in cui si accingeva a versare l’incasso del distributore in banca, ma assicurava anche un sostegno logistico ai malviventi, ospitandoli nella sua abitazione.

La donna, inoltre, dopo l’arresto dei tre rapinatori, aveva minacciato reiteratamente il marito di abbandonarlo definitivamente e di sottrargli i loro due figli, costringendolo a ritrattare le sue dichiarazioni accusatorie contro i complici, rese in sede di denuncia della tentata rapina. Addirittura, all’uomo venivano prospettate gravi vendette trasversali tramite i familiari degli arrestati, presentati come appartenenti alla criminalità organizzata, capaci di mettere a repentaglio la vita e l’incolumità dei loro figli minori.  

Il G.I.P. del Tribunale di Spoleto, valutata la misura cautelare avanzata dal Pubblico Ministero, ha quindi sottoposto la donna, gravemente indiziata di concorso nei delitti aggravati di tentata rapina, lesioni personali e violenza privata,  all’obbligo di dimora nel comune di Marsciano, con la prescrizione di rincasare entro le ore 21 e di non uscire prima delle ore 9. 

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