rotate-mobile
Cronaca

Guarito dopo due anni dalla leucemia: "Grazie all'ospedale di Perugia"

Katalin Sirghie il ragazzo rumeno di 16 anni guarito da una grave forma leucemia, in queste ore sta raggiungendo Fiumicino, assieme alla mamma Nella, per far ritorno in patria

Katalin Sirghie il ragazzo rumeno 16enne guarito da una grave forma leucemia, grazie al trapianto del midollo dalla madre, in queste ore sta raggiungendo Fiumicino, insieme alla mamma Nella, per far ritorno in patria. Per due anni lunghissimi, Katalin ha alternato periodi di ricovero presso la  Struttura di Oncoematologia Pediatrica del S.Maria della Misericordia e di accoglienza presso il residence Chianelli per sottoporsi al trapianto di midollo osseo.

Mercoledì mattina il ragazzo, molto riservato ma dal sorriso luminoso, ha voluto ringraziare i medici ed il personale infermieristico che si è preso cura di lui, unendo nell’abbraccio i volontari del Comitato per la vita Daniele Chianelli.

Alla breve  cerimonia che si è svolta nella sala conferenze del Residence sono intervenuti l’Assessore alla Sanità della Regione Umbria, Franco Tomassoni, il Commissario Straordinario dell’Azienda Ospedaliera Walter Orlandi, il Direttore della S.C. di Ematologia Brunangelo Falini, la Prof. Cristina Mecucci, la Dottoressa Ilaria Capolini, che ha ricordato le fasi più importanti del programma terapeutico che ha permesso a Katalin di raggiungere la guarigione dopo il trapianto di midollo osseo.

Compiacimento per i risultati ottenuti dalla ricerca sono stati ribaditi dal Prof. Falini, con la Prof Mecucci che ha espresso il proprio invitato alle Istituzioni di continuare ad investire nella ricerca per permettere alle Eccellenze della sanità umbra di  svolgere il compito assistenziale con risultati straordinari.

Ragazzo guarito da leucemia a Perugia

Mentre l’Assessore  alla Sanità, Tomassoni ha confermato quanto sia importante il volontariato in un'epoca in cui è indispensabile puntellare i valori di solidarietà e condivisione: ”Ho sempre ammirato  l’impegno, la determinazione  e la lungimiranza dei progetti che Franco e Luciana Chianelli portano avanti da molti anni, la loro mission e quella dei tanti volontari del Comitato si è integrata alla perfezione nel nostro sistema sanitario regionale. Se siamo qui a festeggiare un giovane restituito alla vita lo dobbiamo alla passione e alla professionalità del personale  dell’Ospedale di Perugia, alla umanizzazione che viene unita con la  ricerca  e che produce una sanità di eccellenza “

Un sentito ringraziamento al personale sanitario anche da parte del Commissario Straordinario dell’Azienda Ospedaliera, Orlandi: ”Giornate come queste restano nella mente e nel cuore di quanti operano nella Struttura Ospedaliera mettendosi al servizio dei cittadini. I risultati che vengono ottenuti, riescono a ripagarci della fatica e dell’impegno che quotidianamente mettiamo tutti insieme nel fornire servizi per una sanità di eccelenza”.

Infine è intervenuto anche il Prof Elmo Mandarino, Direttore della S.C. di Medicina Interna:” Il volontariato è di grande aiuto alla Sanità, ma a condizione che non sia fatto in maniera approssimativa. Il Comitato Chianelli è un esempio di volontariato efficace, utile, propositivo, che qualsiasi medico  vorrebbe incontrare nel proprio percorso professionale : se sono qui a dare questa testimonianza è perché la nostra sanità ha sempre più bisogno di umanizzazione, di forte rapporto tra il volontariato e le strutture assistenziali”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Guarito dopo due anni dalla leucemia: "Grazie all'ospedale di Perugia"

PerugiaToday è in caricamento