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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Assisi

Radio Subasio compie 40 anni, l'emittente umbra che ha fatto la storia

Rappresenta un’altra eccellenza umbra, benché, per la naturale discrezione dei suoi dirigenti non si metta mai in prima fila

Quando si dice padri e figli. Alla domanda ‘cosa vorresti per il tuo compleanno?’ la risposta fu … ‘una radio’. Poco male - la riflessione del genitore - un transistor si può comprare. Nel gioco del desiderio, però, non era chiaro che si pensava ad un vero impianto, per far viaggiare la voce nell’etere e creare audience. La richiesta venne accolta, il figlio ebbe la sua strumentazione e la piazzò nella sala di casa, mentre l'antenna e la cabina di trasmissione furono poste rispettivamente su una noce e nel garage insonorizzato con involucri di uova. Era il 1976, la casa era a Viole di Assisi ed il padre e figlio si chiamavano Mario e Marco Settimi.

Radio Subasio nacque così, da un rapporto familiare e l’iniziale sinergia con quattro soci. Sono passati 40 anni e per celebrare quel sogno realizzato, le indiscrezioni parlano di una grande festa. Un regalo per gli ascoltatori ed i fedelissimi, da celebrare in un luogo significativo, con tanti ospiti prestigiosi. Un tripudio di musica a raccogliere il meglio di ieri e di oggi. Il fondatore, Mario, dal 2010 che non c’è più, ma a portare avanti la sua visione c’è la famiglia. Rita, la figlia maggiore, si unì al gruppo fin dall’inizio, crescendo professionalmente e come dirigente. In un battito d’ali Radio Subasio esplode in modo esponenziale, capta le esigenze del pubblico e lo spirito dei tempi e da struttura pioneristica si trasforma in emittente iper-tecnologica, caratterizzando gli Anni Ottanta, Novanta ed il nuovo Millennio.

Alla musica varia ed alle dediche (si faceva a gara per sentir ricordare il proprio nome), si uniscono trasmissioni fortemente caratterizzate come ‘Palla al centro’, primo contenitore d’informazione calcistica regionale, autoprodotto dall’emittente, antesignano e ispiratore delle proposte successive riprese da altre radio e Tv. A condurre in studio, l’inconfondibile Angelo Marinangeli, scomparso nel 2010 e colpevolmente dimenticato dalla categoria giornalistica sportiva, alla quale molto insegnò, mentre in diretta dai campi interviene un pool di collaboratori. Dall’Umbria, Radio Subasio dilaga nelle regioni vicine, Toscana, Marche, Lazio e Campania, arriva anche in Liguria, con il quartier generale passato su Col de’ Bensi, da cui l’occhio sconfina al piano.

I programmi si caratterizzano e crescono i fan, tra i più gettonati e senza tempo “Per un’ora d’amore”, con la scaletta personalizzata, ‘Juke Box’ dal sapore adolescenziale e, pescando qua e là, ‘Dopofestival’, con le interviste e i voti ai protagonisti, ‘Mi ritorni in mente’, ‘Top ten’. Pure gli speaker aumentano e le voci diventano un cult, oltre a Sergio Menghini, appassionato ed esperto di cinema ed abile PR da curare i rapporti con le case discografiche, Lucia Schillaci, Stefano Pozzovivo, Walter Pizzulli, Giorgio Contilli.

E via via, Leonardo Fabrizi, Giorgio Contilli, Stefano Pozzovivo, Roberto Malvagia, Pino Chiarella, Vera Torrisi, Roberta Pannusi, Susanna Scalzi, Roberta Reversi, Alessandra Riccetti. Strutturalmente la Radio è una sorta di fungo, in legno e vetro, modificatosi pian piano, arricchito di particolari, reso sempre più confortevole ed inserito in uno spazio sfruttato al millimetro, intorno e al di sotto. Diventa una magia, ecologico ed elegantissimo. Chi non ha mai visto Radio Subasio, e non sono i più, si perde qualcosa. Rappresenta un’altra eccellenza umbra, benché, per la naturale discrezione dei suoi dirigenti non si metta mai in prima fila.

Eppure i cantanti che vi passano, in pratica tutti, ne apprezzano la location, le professionalità e la tecnologia, definendola unica ed impareggiabile, al pari del calore umano. Come lo era quello di Mario, uomo umile e caparbio, tenace ed idealista, capace di dare voce e vita alla visione di un ragazzo. “L’ho conosciuto all’epoca di Palla al Centro e lo tengo nel cuore – racconta una delle collaboratrici di allora – contagiava d’entusiasmo e di idee e sapeva ascoltare, dare consigli. Quando se n’è andato, l’immagine più bella e triste che ricordo è quella di un tecnico anziano, fra i primi d aiutarlo, vicino al feretro, con il cappello in mano ed una mano a sfiorargli la spalla ormai magra, mentre dice ‘ciao Presidente’”. Il Presidente era Mario e già nel 1996 per il ventennale aveva voluto una festa al Palasport di Perugia con cantanti celebri come Gianni Morandi, Ron e i Pooh….. Chi ci sarà questa volta? Soprattutto, quale sarà la data? E dove?

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