Ci risiamo: "Tornano i lavori sul raccordo autostradale Perugia-Bettolle per il ripristino definitivo della pavimentazione del viadotto ‘Genna’, tra gli svincoli di Madonna Alta e Ferro di Cavallo, in programma dal 21 al 25 marzo prossimo". E ancora: "L’annuncio ha creato non poche polemiche, a un anno dagli interventi di ammodernamento delle barriere laterali di sicurezza, soprattutto “a causa di riscontrati dissesti del piano stradale”, come sottolinea il deputato 5Stelle, Filippo Gallinella.

“Già nel novembre del 2016, a poco tempo dalla conclusione dei lavori, il manto stradale del viadotto ha iniziato a presentare dei problemi di stabilità con buche e avvallamenti di importante entità, che hanno richiesto un nuovo intervento da parte dell’Anas” – afferma il parlamentare. “Il dissesto del manto, ma anche l’interruzione delle viabilità dovuta ai lavori da eseguire, hanno creato notevoli disagi ai cittadini che ogni giorno percorrono quel tratto di strada, uno dei più trafficati dell’Umbria, oltre che essere causa di incidenti, danni alle autovetture e abbassamento generale del livello di sicurezza all’interno del viadotto. Il Piano di riqualificazione del raccordo Perugia-Bettolle – continua Gallinella – è nato con l’obiettivo di rendere maggiormente sicuro il tratto di strada che collega la Valdichiana con il cuore dell’Umbria, anche attraverso interventi nel sistema di illuminazione e nella segnaletica. In questo contesto, l’ammodernamento delle barriere laterali del viadotto ‘Genna’, costato circa 1,2 milioni di euro, rischia di inficiare il raggiungimento di tale obiettivo, poiché da circa un anno mette a rischio quotidianamente la sicurezza dei cittadini che lo percorrono".

Insomma, "è evidente che il problema del manto stradale del tunnel ‘Genna’ sia di natura più profonda e debba necessariamente essere affrontato con un intervento strutturale e definitivo, e non certo con lavori di emergenza come quelli fatti nel corso di quest’anno che, al contrario, hanno peggiorato la situazione, con zolle di asfalto che si staccano e voragini destinate ad allargarsi con l’arrivo della stagione invernale. A tale proposito – conclude Gallinella – ho presentato un’interrogazione al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e al ministro dell'Economia e delle Finanze per sapere se, alla luce degli investimenti economici effettuati e alla evidente inefficacia dei lavori di emergenza svolti finora, non ritenga opportuno prevedere un piano strutturale di intervento per lo studio delle cause del dissesto del manto stradale, nonché la definitiva  messa in sicurezza del viadotto ‘Genna’, al fine di assicurare l’incolumità dei cittadini e garantire loro una infrastruttura realmente fruibile".