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Cronaca

Il cantiere bis sul Raccordo finisce in Parlamento: "Chi ha sbagliato o chi non ha controllato paghi"

L'interrogazione di Laffranco: "Abbiamo scoperto che i lavori sono necessari perché i precedenti sono stati fatti male e sono stati contestati alla ditta"

Il peggio non era passato come si credeva lungo il raccordo Perugia-Bettolle dove un nuovo cantiere è di nuovo spuntato. Le lunghe file incidono anche sulla E45 provocando ingorghi, ritardi e proteste. Il nuova cantiere non era previsto ma è figlio della contestazione dei vecchi lavori che risalgono a pochi mesi lungo il viadotto Genna tra gli svincoli di Madonna Alta e Ferro di Cavallo. Sia i disagi che gli errori contestati ad una ditta privata sono finiti alla Camera in una interrogazione dell'onorevole Pietro Laffranco (Forza Italia). 

"Abbiamo scoperto che i lavori sono necessari perché i precedenti sono stati fatti male e sono stati contestati alla ditta. Ma i controlli sono stati fatti nei tempi? L'appalto era ineccepibile? La ditta ha fatto altri lavori? Domande più che lecite che necessitano di risposte urgenti e precise. Sia perché ci sono di mezzo risorse pubbliche sia per i disagi che hanno paralizzata la viabilità del capoluogo regionale, sia perché i lavori sul raccordo riprenderanno nei prossimi mesi con tutto ciò che ne seguirà." 

Laffranco chiede di sapere chi sono i responsabili di questo caos: "Ne dovranno rispondere in tutte le sedi competenti, tanto a livello di esecuzione lavori, quanto di controlli. oltreché, soprattutto, in termini di responsabilità politica. Per questo ho già chiesto alla Commissione Ambiente ed infrastrutture di Montecitorio di calendarizzare una mia nuova interrogazione urgente sulla questione depositata stamattina."

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