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Cronaca Ponte San Giovanni

Rispedito in Tunisia dopo "soli" 25 anni di spaccio, arresti, bugie e occupazioni

L'uomo si era appropriato di ben undici identità diverse pur di evitare l'espulsione ad ogni arresto. Grazie al lavoro dell'Ufficio immigrazioni è stato possibile intercetterlo a Ponte San Giovanni e rispedirlo a Tunisi

Si appropriava delle identità altrui pur di non essere rimpatriato in Tunisia. Ma alla fine, EI D.A., queste le iniziali dell’uomo, è stato messo in manette dagli uomini dell’Ufficio Immigrazioni, diretti dal commissario capo Claudio Giugliano, e rispedito a casa sua.

L’uomo era inizialmente approdato a Torino, in un lontano 1988, dove aveva vissuto spacciando per alcuni anni. Poi aveva deciso di entrare nel giro perugino, trasferendosi nel capoluogo umbro nel 2001. Qui aveva trovato stabilmente “lavoro”, spacciando tra piazza Danti e piazza Grimana. Non avendo fissa dimora il pusher era solito occupare abusivamente appartamenti e casolari della zona.

Un cambio improvviso di programma, dovuto dai continui controlli delle forze dell’ordine proprio in Piazza Grimana, gli è però costato la libertà. Il tunisino infatti trasferendosi, a Ponte San Giovanni, è stato intercettato dalle forze dell’ordine che lo hanno messo in manette. L’uomo, considerato un pericoloso criminale, era stato arrestato ben 12 volte, ma appropriandosi delle identità dei suoi connazionali, non era stato possibile rimpatriarlo. EI.D.A. è stato però consegnato ieri alla polizia tunisina, mettendo così la parola fine ai suoi 25 anni latitanza.  

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