"Protesi d'oro", l'inchiesta sulle forniture gonfiate: gli indagati a "rischio" processo
I fatti contestati si riferiscono al periodo 2002-2009 e risultano come parti offese in tutto 70 persone. Ad essere, invece, finite nel mirino in tutto 130 forniture tra cui carrozzine, plantari e deambulatori
Il gip Carla Gianamboni ha rinviato il tutto a data da procrastinarsi. Un nulla di fatto, quindi, per la ri-soprannomita inchiesta “protesi d’oro” nella quale ci finirono di mezzo in tutto 13 persone, tra medici, dipendenti dell'Asl 2 e titolari di una sanitaria. Bisognerà quindi aspettare per vedere se le accuse formulate dai pm Mario Formisano e Paolo Abbritti verranno accolte dal gip Carla Giangamboni che deve decidere per il rinvio a giudizio o meno.
Secondo gli inquirenti, gli imputati avrebbero messo in piedi un sodalizio criminale al fine di ottenere indebitamente soldi dal sistema sanitario regionale, conducendo l’Asl in errore al momento della liquidazione dei rimborsi. Rimborsi, quindi, gonfiati fino a raggiungere 1.400 euro in più del dovuto.
Secondo i pm Mario Formisano e Paolo Abbritti i medici coinvolti avrebbero rilasciato “certificazioni ideologicamente false” per riuscire a ottenere “ingenti somme di denaro o regalie”. In poche parole veniva prescritta una fornitura, ma al paziente arrivava un presidio che in realtà non rispecchiava il valore, così che il fornitore avrebbe incassato più del dovuto e in maniera “apparentemente” in regola. Inoltre i pazienti sarebbero stati indirizzati dai medici a rivolgersi alla sanitaria coinvolti nel processo.
I fatti contestati si riferiscono al periodo 2002-2009 e risultano come parti offese in tutto 70 persone. Ad essere, invece, finite nel mirino in tutto 130 forniture tra cui carrozzine, plantari e deambulatori. Gli indagati sono: Marinella Biagetti, Marcello Bracco, Silvano Cerri, Gabriele Cicioni, Sandro Dalla Costa, Alessandro Maria Pio La Medica, Bruno Lepri, Giuseppe Manuali, Roberto Nelli, Sauro Piastrelli, Tiziana Prosperetti, Andrea e Giovanni Semidoro. Tra i difensori, gli avvocati Ubaldo Minelli. Nicola Di Mario, David Brunelli, Fernando Mucci, Valeriano Tascini.