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Cronaca

Proposta di legge regionale sullo stalking: centri di cura nelle Asl anche per i molestatori

La normativa punta ad affrontare la "sindrome del molestatore assillante" fornendo sostegno alle vittime e prevedendo interventi per il recupero, ove possibile, degli stalker

Un centro anti-stalking che garantisca misure di sostegno e supporto psicologico per le vittime di stalking ma anche per gli stalker. La proposta di legge regionale porta la firma dai consiglieri regionali Massimo Buconi (Psi) e Maria Rosi (Pdl) che è stato presentato il 24 aprile in Consiglio regionale. I centri, da istituire in tutte le Asl dell'Umbria, prevede dunque anche il tentativo di recuperare i pericolosi molestatori al di là delle pene previste dalle varie condanne. Ad ispirare la legge sono stati i responsabili nazionalie locali dell'Adoc.

LA SCHEDA DELLA LEGGE REGIONALE: “MISURE PER PREVENIRE E CONTRASTARE L'INSORGENZA E LA DIFFUSIONE DELLO STALKING” 

LO STALKING. La vittima di stalking, a causa della sistematicità di tali azioni, deliberatamente volte ad avvicinarla o a convincerla intorno a qualcosa, oppure, nei casi peggiori, a spaventarla e punirla, percepirà tali atti con fastidio e paura, risultando da essi profondamente turbata sia a livello psicologico che nel modo di rapportarsi con il mondo esterno. Questo accade perché, la persistenza e la frequenza delle azioni persecutorie, generano, in chi le subisce, insicurezza.

Questa comune forma di persecuzione è capace di per se di arrecare ingenti danni psicologici ed esistenziali alle vittime, in maggioranza di sesso femminile, e non raramente si complica con episodi di violenza fisica. A livello psicologico i sintomi più comuni sono ansia, depressione, disturbo post traumatico da stress, stati depressivi associati a senso di impotenza e disperazione che, in casi estremi, possono condurre al suicidio. Il rapporto tra violenza fisica e stalking non è collegato necessariamente alle lesioni fisiche, ma alla paura di essere aggrediti fisicamente, oltre che verbalmente, dallo stalker. Pertanto, parlare di rischio in situazioni di stalking significa tener presente non solo la possibilità di subire aggressioni fisiche, ma anche di essere sottoposti a persecuzioni persistenti che comportano conseguenze sociali o psicologiche. 

LA LEGGE. Dopo aver definito lo stalking (minacce, pedinamenti, appostamenti, comunicazioni assillanti attraverso il mezzo telefonico, postale o la rete internet, intrusioni continuate nella vita personale e lavorativa...), individua misure e strategie programmate contro gli atti di stalking: promuovere l'istituzione, presso ogni Azienda sanitaria locale, di un centro anti-stalking che garantisca misure di sostegno e supporto psicologico per le vittime di stalking e per gli stalker. Istituire un Osservatorio regionale anti-stalking per monitorare l'andamento del fenomeno e fornire un'occasione permanente di confronto tra gli operatori.

Attivare corsi anti-stalking come formazione sul fenomeno dal punto di vista psicologico, normativo, delle opportunità di prevenzione e tutela e di autodifesa personale. Promuove la stipula di protocolli d'intesa con l'autorità giudiziaria e di pubblica sicurezza per definire strumenti di contrasto del fenomeno anche mediante il coinvolgimento di soggetti del pubblico o del privato sociale. Ai Centri anti stalking spetterà: avviare, qualora la situazione lo richieda, interventi di supporto psicologico. Segnalare alle autorità di polizia locale la situazione accertata. Avviare progetti di recupero degli autori dei medesimi atti anche attraverso l'attivazione di interventi integrati mediante il coinvolgimento di organizzazioni senza fini di lucro.

L'Osservatorio regionale sullo stalking svolge: attività di consulenza nei confronti degli organi regionali, delle associazioni od enti privati e delle aziende sanitarie che adottino progetti o che sviluppino iniziative per le finalità della presente legge. Monitoraggio ed analisi del fenomeno dello stalking, attraverso la raccolta di dati ed informazioni necessarie allo scopo di prevenire il fenomeno. Promozione di studi e ricerche, nonché di campagne di sensibilizzazione e di informazione, in accordo con le amministrazioni, gli enti e gli organismi destinatari della legge. 

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