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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Stranieri, ecco la proposta: cittadinanza onoraria a bambini nati in Italia

Discusso l'ordine del giorno sulla concessione della cittadinanza onoraria ai bambini nati in Italia da genitori stranieri. Tutto è rinviato al Segretario Generale

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PerugiaToday

La Commissione Cultura ha discusso dell’Odg dei consiglieri Cardone, Zecca, Mearini, Catrana e Pampanelli su: “Concessione della cittadinanza onoraria ai bambini nati in Italia, figli di genitori stranieri residenti nel Comune di Perugia”.

Quasi 5mila ragazzi figli di stranieri a Perugia- Nell’illustrare il documento, il consigliere Zecca ha ricordato che a Perugia sono residenti n. 4898 ragazzi da 0 a 17 anni figli di genitori stranieri, corrispondenti al 3% del totale dei residenti a Perugia. Tale rilevante numero di minori, in base alla attuale normativa (legge n. 91 del 1992), potrà acquistare la cittadinanza italiana soltanto al compimento del 18° anno di età, quindi per un lungo periodo sarà un gruppo di "Italiani di fatto e non di diritto", con diritti limitati e identità sospesa.

Proposta di legge in Parlamento- Gli istanti hanno evidenziato che è stata depositata in Parlamento nel giugno di quest’anno una proposta di legge di iniziativa popolare che chiede di concedere la cittadinanza italiana a tutti i bambini nati nel nostro Paese da genitori stranieri regolarmente residenti. Una modifica condivisa dagli istanti per uniformare l’attuale restrittiva legislazione nazionale alle normative europee ed alle richieste pervenute in tal senso dal Presidente Napolitano, dal Ministro Riccardi, dalla Cei, dall’Unicef Italia, nonchè da Anci e varie Associazioni con la campagna “l’Italia sono anch’io”.

Considerato che ad oggi alcuni comuni italiani hanno già concesso la cittadinanza onoraria ai nati nel loro comune, da genitori immigrati regolarmente residenti, gli istanti hanno proposto il seguente dispositivo: “si condivide la scelta del Sindaco che, con delibera di Giunta 419/2011, impegna il Comune ad aderire alla campagna promossa dall’Unicef denominata “Io coe tu”, con la quale si impegna a conferire, come atto simbolico, la cittadinanza onoraria a bambini nati nel territorio italiano esenti da procedimenti penali, figli di immigrati stranieri residenti a Perugia, quale auspicata premessa di un effettivo riconoscimento della cittadinanza italiana da parte dela legislazione nazionale.

IL DIBATTITO

Corrado ha aperto il dibattito precisando che integrazione e cittadinanza sono due aspetti diversi. L’integrazione non è un atto unilaterale, bensì bilaterale, perchè richiede la contemporanea volontà dello straniero di integrarsi e della società che deve integrarlo. Sotto questo profilo lo straniero deve condividere la lingua, la cultura e le leggi dello Stato in cui si trova, uniformandosi ai principi di base fissati nella Costituzione. “Su questo aspetto sono molto favorevole, perchè credo che la nostra società debba essere aperta. Al contrario l’odg appare demagogico e strumentale, visto che sarebbe stato preferibile presentare un documento diverso, più concreto e rivolto a favorire la reale integrazione”.

Varasano ha detto di non condividere minimamente l’atto per convinzioni personali, culturali ed ideologiche: “La materia si sofferma sulla prevalenza dello ius sanguinis o delle ius loci, ma personalmente non credo completamente nè all’uno nè all’altro sistema. Sposo invece l’idea di un pensatore dell’’800 (Renan) il quale sottolineò l’importanza della volontà ai fini della cittadinanza”. Per Varasano inoltre quanto proposto nell’odg sarebbe una forma di violenza, perchè imporrebbe la cittadinanza onoraria, peraltro aggirando la legislazione vigente.

Mearini ha precisato che nessuno vuole costringere nessuno ad essere italiano, perchè nell’odg non si parla di alcuna forma di obbligatorietà. “Mi rattrista che ancora ci crediamo un popolo che, prima accoglie uomini e donne stranieri per interesse o necessità, ma poi afferma che questi soggetti devono integrarsi cancellando le proprie culture. Questo non sta scritto nella nostra costituzione”. Secondo il capogruppo Pd l’odg è concentrato solo su una lacuna che “speriamo il nostro paese possa colmare al più presto. L’odg ha il pregio di passare alle vie di fatto, lasciando da parte le solite buone intenzioni, ma è chiaro che rappresenta soprattutto una provocazione, perchè è compito del legislatore fissare delle regole di diritto”.

Cozzari ha affermato di essere favorevole alla concessione della cittadinanza italiana agli immigrati di seconda generazione, ma anche, in presenza di alcuni elementi, agli stranieri residenti in Italia da almeno 5 anni. “Tuttavia troppo spesso è stato confuso il fenomeno dell’accoglienza con l’integrazione. La cultura dell’accoglienza vera largheggia nel nostro paese e non ho alcuna difficoltà ad appoggiarla, anche perchè prevista dalla Costituzione. Invece ho difficoltà ad accettare un odg presentato da chi ha capovolto il concetto dell’integrazione, che non può in Italia obbligare l’italiano ad uniformarsi allo straniero, quando dovrebbe essere il contrario”. Per Cozzari, dunque, l’odg è solo una sorta di spot elettorale; per tali ragioni ha preannunciato un’astensione.

Insomma, un dibattito che è continuato a lungo, che ha mostrato pareri discordanti sulla cittadinanza italiana ai ragazzi nati in Italia da genitori stranieri e che è giunto fino alla mozione d'ordine di Corrado con la quale ha chiesto il rinvio della votazione al fine di sentire il Segretario Generale sui principi posti a fondamento della concessione della cittadinanza onoraria. La mozione d’ordine è stata accolta con 6 voti a favore (opposizione) e 5 contrari (maggioranza). Dunque argomento rinviato alla prossima seduta.


 

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