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Cronaca

Pronto Soccorso Perugia, arriva il servizio di accoglienza e spiegazione (mediche) per i pazienti e i loro accompagnatori

Il personale dedicato sarà individuabile facilmente dai cittadini grazie ad una casacca bianca con la scritta "Chiedi a me, siamo qui per te"

Perugia ha un occhio di riguardo non solo per i malati ma anche per tutte le persone che sono legate al malato. Per questo motivo è nato il progetto "Chiedi a me, sono qui per te - Accoglienza in Pronto Soccorso", grazie alla collaborazione tra l'Azienda Ospedaliera e il Corso di Laurea Magistrale in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche dell'Università degli Studi di Perugia su input della Regione Umbria. L'obiettivo è di offrire un supporto informativo agli utenti e familiari sia al momento dell'arrivo in Pronto Soccorso che prima e dopo il triage - la valutazione della condizione clinica dei pazienti e del loro rischio evolutivo attraverso l'attribuzione di una scala di codifica a 5 codici numerici di priorità, con valori da 1 a 5 -. Questi delicati momenti possono richiedere, infatti, interventi di sostegno e di comunicazione che rientrano nel percorso di umanizzazione del servizio di Emergenza-Urgenza.

Il servizio di accoglienza in sala d'attesa, inaugurato ieri mattina - 9 agosto 2022 -, è rivolto a tutti i pazienti e ai propri familiari, accompagnatori e in generale a tutti coloro che si prendono cura dei malati, che accedono al Pronto Soccorso dell'Ospedale di Perugia. È attivo otto ore al giorno, dal lunedì al sabato, dalle 10.00 e alle 18.00. In questa prima fase sperimentale del progetto sono stati individuati per l'accoglienza, gli studenti tirocinanti del I e II anno del Corso di Laurea Magistrale presieduto dal professor Gaetano Vaudo e coordinato dalla Responsabile delle Attività Didattiche Professionalizzanti, dottoressa Mirella Giontella. La scelta degli studenti magistrali è legata alla necessità di avviare il progetto affidandosi a persone con un elevato bagaglio culturale e formativo acquisito nel percorso di studi e con conoscenze specifiche sul sistema sanitario regionale.

Il personale dedicato sarà individuabile facilmente dai cittadini grazie ad una casacca bianca con la scritta "Chiedi a me, siamo qui per te". Il personale potrà informare gli utenti e familiari sul significato del codice assegnato e sulle eventuali cause del prolungamento delle attese (emergenze, arrivo di codici più urgenti, ecc.), favorire un'accoglienza multiculturale, migliorare il confort, fornire informazioni sul "buon uso" del Pronto Soccorso e ridurre lo stress degli operatori sanitari. Per la Direzione generale dell'Azienda Ospedaliera di Perugia la decisione di impiegare, in questa fase sperimentale, studenti magistrali già formati, servirà per mettere a punto un modello sempre più a misura di cittadino.

“Accogliamo con entusiasmo il supporto che ci viene offerto dal personale dedicato all’accoglienza - spiega Paolo Groff, direttore del Pronto Soccorso -. Sarà un cammino da costruire insieme per capire a pieno le esigenze dei nostri pazienti e dei loro familiari durante l’attesa e rendere più confortevole la loro permanenza”. La Direzione Salute e Welfare della Regione Umbria intende promuovere progetti come questo, in grado di
migliorare l'accoglienza dei cittadini all'interno delle strutture sanitarie, attraverso adeguate informazioni sui servizi e con ogni altra misura che garantisca una permanenza quanto più possibile confortevole.

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