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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Centro Storico

Arco Etrusco, incontro a Palazzo Priori: ecco il progetto definitivo

Incontro a Palazzo Priori per l'Arco Etrusco con il sindaco Wladimiro Boccali e Brunello Cucinelli per il progetto volto a resituire il monumento al suo antico splendore

Il progetto per restituire al suo antico splendore l’Arco etrusco, uno dei monumenti simbolo della città di Perugia, è pronto ed é stato presentato venerdì a Palazzo dei Priori.

Sarà un progetto modello per la sua multidisciplinarietà, e nel cantiere lavoreranno fianco a fianco archeologi, storici dell’ arte, restauratori ed ingegneri. L’ Arco non avrà bisogno di interventi strutturali, se non per limitate situazioni locali. Insomma, dopo più di duemila anni la porta incastonata nelle poderose mura etrusche perugine regge bene il tempo e l’intervento sarà un check up completo ed accurato.

Restauro per la messa in sicurezza-Intanto è quasi terminato il restauro che si è  reso necessario per mettere in sicurezza l’ Arco che due anni fa aveva avuto problemi di distacco di frammenti lapidei e sta dunque per partire il secondo stralcio, molto più complesso e costoso, che interesserà tutto il grandioso monumento.   

Nella Sala della Vaccara con il sindaco Wladimiro Boccali c’era Brunello Cucinelli, l’imprenditore che ha finanziato l’intervento del secondo stralcio per complessivi un milione trecentoventimila Euro. Presenti anche il direttore regionale per i beni culturali, Francesco Scoppola, e l’ assessore Giovanni Tarantini, oltre naturalmente ai tecnici che hanno progettato l’ intervento, frutto della interazione tra Comune, Soprintendenza per i beni archeologici e Soprintendenza per i beni architettonici. Gli ingegneri Luigi Pigliatile e Massimo Mariani hanno illustrato il progetto.

Boccali ha sostenuto che “il restauro si inserisce in un percorso di ampio respiro: l’ economia della conoscenza, della cultura, del patrimonio artistico come asse portante dello sviluppo”. Ed è un segnale di ottimismo, per il sindaco, “il fatto che una delle imprese più importanti del territorio, ed un imprenditore illuminato, abbiano deciso di investire nella propria città. Il restauro dell’ Arco è anche uno stimolo a lavorare per la qualità urbana nel suo complesso, ed in particolare per ragionare sul futuro, nel senso di una migliore fruibilità, di Piazza Grimana”.

Restauro Arco Etrusco - Foto Belfiore



Cucinelli è “onorato” di poter sostenere il monumento etrusco, che ha ricordato come girando per il mondo si possa constatare “cosa si pensa dell’ Italia. "Sono tutti affascinati – ha aggiunto – dal nostro Paese, che riesce a creare prodotti di grandissima qualità e possiede luoghi stupendi, serve coraggio e bisogna credere nella bellezza”.

Perugia capitale della Dodecapoli etrusca- La proposta è venuta dall’ Architetto Scoppola: “Non è una gara ma la considerazione che di quei centri della storia e della cultura etrusca Perugia è l’unico capoluogo regionale”. Scoppola ha anche sostenuto la necessita che assieme all’ attenzione per le necropoli ci sia anche attenzione per gli spazi dei vivi, ovvero le città.

L’ assessore Tarantini, infine, ha ribadito che il restauro si inserisce nel sistema mura-città etrusca, da valorizzare nel suo insieme, anche se non si devono dimenticare altri pezzi importanti del patrimonio artistico  perugino come la Rocca Paolina, per la quale allo stato non ci sono finanziamenti. Ma si spera di poterli acquisire – ha detto Tarantini - attraverso un bando regionale.

IL PROGETTO ED IL FINANZIAMENTO

Il  progetto definitivo di restauro dell’Arco Etrusco è stato elaborato dal Comune di Perugia, dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Umbria, dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e del Paesaggio dell’Umbria.  Il progetto è esposto nei pressi del cantiere, all’interno dell’ex cinema Mignon.

Due fasi- Il piano di restauro del monumento prevede due stralci: il primo (per circa 150 mila Euro) interessa la parte tergale dell’Arco, lato Via Ulisse Rocchi, ed il sottoarco. Su queste parti  era necessario intervenire in modo sollecito dopo i problemi di piccoli distacchi lapidei verificatesi due anni fa. I lavori sono attualmente in corso, ma in via di ultimazione. Il secondo stralcio funzionale  è quello che riguarda l’intervento complessivo di restauro dei paramenti murari dell’Arco Etrusco, per un importo   di 1,1 milioni di Euro (più Iva).

I finanziamenti- Per finanziare i lavori con un sponsor il Comune ha fatto ricorso ad un Avviso pubblico. La Società Brunello Cucinelli s.p.a  ha offerto quale corrispettivo per il contratto di sponsorizzazione la somma  complessiva di 1.320.000 Euro, di cui 1.100.000 Euro quale corrispettivo e  220.000 Euro  per IVA al 20%. Nell’ accordo di sponsorizzazione sono fissate le clausole contrattuali che regolano i rapporti tra l’ Amministrazione comunale e la Società.

Il dettaglio del  restauro- L'opera nteressa la facciata della porta e i bastioni, per un totale di circa mq. 1400, esclusi il retroprospetto e il sottarco, oggetto del primo stralcio. Sono stati eseguiti i rilievi plano-altimetrici e tematici, le indagini strutturali (endoscopiche, petrografiche termografiche, etc.), le verifiche statiche, le mappature del degrado e delle fasi cronologiche di costruzione e di restauro, propedeutiche all’intervento complessivo.

Il restauro, comprendente la rimozione della vegetazione infestante, la pulitura delle superfici, la rimozione delle patine e dei depositi dovuti ad agenti inquinanti, la stuccatura e le integrazioni delle grandi lacune, si configura, essenzialmente, come operazione manutentiva che migliorerà sia la conservazione del monumento sia il suo aspetto, senza modificarne sostanzialmente l'immagine storica consolidata nel tempo. .

L'Arco Etrusco tra le sei porte cittadine è l'unica a non aver subito forti modifiche, se non per la costruzione, nel torrione di sinistra, di una graziosa loggia rinascimentale, oggi sede della Soprintendenza, e della fontana in basso, aggiunta nel Seicento. Il materiale utilizzato è il travertino, roccia calcarea di formazione recente, facile da tagliare e lavorare, ma piuttosto resistente all'azione disgregatrice degli agenti atmosferici.


 

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