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Cronaca

Processo per molestie sessuali, la prof allo studente: "Andiamo a letto, ti farò impazzire"

Il 25 febbraio parte il dibattimento in aula - porte sicuramente chiuse - dopo le presunte molestie di una professoressa di una scuola media perugina ad un 13enne. Telefonate e sms in mano al Pm. "Io non ho fatto nulla: studente trattato come tutti gli altri": parola della prof

Non è la trama di un film sboccacciato - e ora rivalutatissimi anche dai cineasti - oppure una leggenda metropolitana: è ormai un processo vero quello sulle accuse alla professoressa di una scuola media perugina che avrebbe incoraggiato un 13enne a fare del sesso con lei. Il 25 febbraio 2014 si entrerà decisamente nel vivo del procedimento penale a carico di una 40enne - ai tempi dei presunti fatti - che è professoressa d'italiano e storia. 

In aula - probabilmente procedimento a porte chiuse dato che c'è di mezzo un minorenne - saranno chiamati professori, preside, studenti e persino una fidanzatina del 13enne che sarebbe stato molestato sessualmente. La Nazione - a firma di Enzo Beretta - ha riportato anche alcune delle accuse rivolte alla professoressa (tra l'altro molto avvenente e spesso, secondo le accuse, vestita in maniera appariscente) che farebbero parte del fascicolo d'inchiesta vergato prima dal Pm Giuliano Mingini e ora ereditato dal Pm Antonella Duchini. Ci sarebbe anche una proposta indecente: "Andiamo a letto ti faccio impazzire". Ma sul diario del giovane la professoressa - nel periodo che va dal dicembre 2009 al 2010 - avrebbe scritto altro: complimenti ma anche altre proposte. In più ci sarebbero sms e i tabulati di numerose chiamate in entrata sul telefono dello studente.

"Le carte dei Pm - ha scritto la Nazione - parlano anche di baci sulle labbra e il ragazzo indotto a palpeggiare il senso della prof". In aula saranno ascoltati e anche genitori che durante alcune assemblee avevano stigmatizzato il comportamento "affettuoso" con i maschietti della professoressa. Ma l'insegnante, tramite i suoi legali, ha sempre respinto tutte le accuse: "Ho trattato questo studente come tutti gli altri: incoraggiandolo allo stesso modo per stimolarlo nello studio. Sono una persona con una profonda integrità morale e alta professionalità". Nel processo bisognerà fare chiarezza su un incontro tra i due protagonisti di questa vicenda avvenuto in un parcheggio in orario pomeridiano.

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