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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Processo Meredith, la sentenza: le reazioni di Amanda e Raffaele

Dopo la tanto attesa sentenza di assoluzione per Amanda Knox e Raffaele Sollecito, i due ragazzi torneranno nei rispettivi paesi di origine per ritrovare un pò di tranquillità

La sentenza del processo di Perugia, sull'omicidio di Meredith ha restituito la libertà ai due giovani, fino a ieri sera detenuti dietro le sbarre.

Guarda il video della sentenza

Corrado Maria Daclon, segretario generale della Fondazione Italia Usa, che ha accompagnato Amanda lunedì sera in automobile dal carcere di Perugia a Roma, dove la ragazza americana ha trascorso la notte ha riferito che: "Amanda ci teneva molto a ringraziare pubblicamente i tanti italiani che l'hanno sostenuta ed appoggiata in questi anni di ingiusta detenzione e che hanno creduto in lei e nella sua innocenza. Mi ha confermato che in futuro intende tornare nel nostro Paese".

"Durante il viaggio da Perugia a Roma - ha aggiunto Daclon - Amanda era serena, pur con tutte le forti e contrastanti emozioni che si possono intuire per una persona che vede la libertà per la prima volta dopo quattro lunghi anni rinchiusa ingiustamente dentro una cella".

Anche Raffaele Sollecito ha tirato un sospiro di sollievo nell'apprendere dalla voce del giudice che leggeva la sentenza d'appello, che avrebbe riconquistato la libertà dopo quattro anni di carcerazione.

"Sto cercando di riprendermi. Sono ancora spaesato"; così ha detto Raffaele quando è uscito dal carcere di Terni per fare ritorno a casa, in Puglia.

Il video del processo

Secondo quando riferiscono i colleghi dell'Ansa, Sollecito credeva tanto nel buon esito del processo: "Ci speravo in questa sentenza, speravo in qualcosa di positivo. Finalmente mi sono riappropriato della mia vita".

Raffaele confida di non avere desideri particolari ma solo quello di vedere il mare e tornare a casa dalla famiglia: "Ora voglio stare solo con la mia famiglia, voglio solo quello. Non ho altre esigenze particolari".

Neanche il padre del ragazzo, che non si è perso neanche un'udienza in quattro anni di dibattimenti penali, non riesce a contenere la gioia: "Me lo sto portando a casa, finalmente me lo hanno restituito. Ora Raffaele sta riassaporando la vita. Non usava il cellulare da quattro anni - dice Francesco Sollecito trovando quasi un mezzo sorriso - e quando gli ho passato un i-Phone 4 non sapeva proprio usarlo".
 

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