Senza motivo ha rotto il naso ad un automobilista, pena esemplare per il 'bullo' della E45
La storia è emersa oggi in un'aula di tribunale a Perugia. La vittima ha raccontato l'aggressione subita e alla fine la sua versione è stata fatta propria dal magistrato che ha condannato l'aggressore
È stato condannato in primo grado ad un anno e nove mesi di reclusione un giovane residente nel perugino per lesioni e violenza privata. Una storia folle, quella raccontata in aula di giustizia di Perugia. Tutto ha inizio in superstrada, nel tratto che da Pierantonio va verso Perugia quando ad un tratto, una Bmw prima ed una Golf poco dopo, si affiancano ad una autovettura con a bordo solo il conducente. Un epilogo che avrà amare conseguenze.
Gli uomini a bordo delle due macchine, come in uno strano e assurdo gioco - secondo quanto ricostruito in tribunale dai testimoni - hanno iniziato a gesticolare maleducatamente al conducente, con sbeffeggiamenti e gesti “eloquenti”, sorpassi a destra, e “tentati speronamenti verso il guard-rail”. La vittima di quell’assurdo episodio ha inoltre testimoniato come il comportamento dei conducenti delle due auto si stesse riproducendo a danno anche di altre autovetture. Ed è allora che, pensando che l’accaduto si fosse concluso, accelera la propria macchina in corsia di sorpasso fino all’uscita di Ponte Felcino. Come in un film la Bmw e la Golf iniziano nuovamente a prenderlo di mira; rincorsa folle in superstrada: la prima macchina tenta di speronarlo mentre l’altra, avendo la meglio in termini di velocità, gli sbarra il passaggio mettendosi orizzontalmente.
Ed è a quel punto che l’uomo, sceso dalla macchina perché incastrato dalle auto, riceve un cazzotto in faccia da uno dei conducenti che poi si danno alla fuga lasciandolo in una pozza di sangue. Scatta immediatamente la denuncia ai carabinieri; la polizia stradale, allertata delle due auto in fuga, prova a rintracciarle; riesce a fermare la Bmw, a bordo tutti minorenni tranne il ragazzo alla guida mentre l’altra macchina risultava intestata al padre dello stesso. Sul posto anche l’ambulanza per trasportare immediatamente il ferito all’ospedale. Avrà una prognosi di venti giorni, un trauma facciale ed una grave frattura al naso che lo costringerà ad un’operazione.
Il giudice ha emesso, oltre alla sentenza di condanna e spese processuali a carico dell’imputato, un risarcimento danni pari a 3 mila euro.
