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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Gualdo Tadino

Processato e assolto per guida in stato di alterazione da droga, ma la burocrazia non gli restituisce la patente: "Deve fare la visita medica"

Ministero, Motorizzazione e Commissione medica sostengono che non sia idoneo alla guida, ma il giudice di pace ha revocato la sospensione del documento di guida

Fermato per un controllo stradale viene denunciato per guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. In tribunale viene assolto, ma Ministero, Motorizzazione e Commissione medica non gli ridanno la patente.

L’uomo, difeso dagli avvocati Massimo Brazzi e Giulia Passeri era stato fermato per un controllo stradale e sanzionato per violazione dell’articolo 187 del Codice della strada, cioè guida in stato di alterazione psico-fisica per uso di sostanze stupefacenti.

Oltre alla denuncia era stato raggiunto dalla sanzione della sospensione della patente di guida ai fini della revoca.

Davanti al giudice di pace di Gubbio, però, sulla base di una perizia medico-legale che attesta il fatto che non necessariamente il ritrovamento di tracce di sostanze stupefacenti nel sangue dell’automobilista voglia dire che abbia assunto droga e poi si sia messo alla guida, l’imputato è stato assolto.

E qui interviene il black-out burocratico. Nonostante l’assoluzione per insussistenza del fatto e revoca della sanzione accessoria della sospensione della patente, gli uffici preposti si rifiutano di restituire il permesso di guida all’uomo se non si sottopone a visita medica (come se dovesse prendere la patente per la prima volta).

Tramite gli avvocati è iniziata, così una seconda battaglia legale-amministrativa: se c’è stata assoluzione non c’è reato e non sussiste neanche il provvedimento amministrativo, quindi la patente va ridata all’uomo.

Prima risposta della Motorizzazione: “Le comunico che la validità ordinaria della patente può essere ripristinata solo dalla Commissione Medica in sede di rinnovo. Ad oggi risulta che il ... il giorno 06/04/2022 è stato giudicato idoneo alla guida fino al 06/04/2023 (permesso temporaneo, ndr). In prossimità di tale data dovrà quindi presentarsi nuovamente in Commissione medica locale per il rinnovo della patente”.

Per la burocrazia, quindi, il soggetto non è idoneo alla guida, come se non fosse stato assolto, quindi non avrebbe mai guidato sotto l’effetto di droga e con il giudice di pace che ha annullato la sospensione della patente.

Scatta così una nuova richiesta da parte degli avvocati Brazzi e Passeri alla Commissione medica locale di Perugia: “Per ottenere un nuovo giudizio di idoneità alla guida sotto il profilo psico-fisico, è sempre necessario che il soggetto sia sottoposto ad una nuova visita in commissione medica locale, non essendo possibile una presunzione di tale idoneità”.

Peccato che il soggetto è idoneo alla guida in quanto assolto da tutto

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