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Cronaca

Grande serata alla Pro Ponte Velimna con la consegna dell’etrusco d’Oro a Simona Marchini, nel ventennale dell’Associazione

Grande serata alla Pro Ponte Velimna con la consegna dell’etrusco d’Oro a Simona Marchini, nel ventennale dell’Associazione. Serata d’onore impreziosita da presenze artistiche di rango. Cominciando dal benvenuto musicale offerto dal violinista Patrizio Scarponi, accompagnato al pianoforte dal suo Amico e collaboratore Giuseppe Pelli. È stata poi la volta di fra’ Alessandro Brustenghi, la Voce di Assisi, che ha deliziato con una commovente esecuzione di “Fratello Sole, Sorella Luna”, sempre con Pelli al pianoforte. Proposte musicali intervallate dalla lettura interpretata, da parte di Leandro Corbucci, di due pezzi forti della letteratura perugina: “L nostr’ dialetto” di Claudio Spinelli e “Ultimi” di Giampiero Mirabassi. Poesia molto amata dall’indimenticabile Enrico Vaime, scrittore e autore perugino, assai caro alla premiata. 

FOTO - Grande serata alla Pro Ponte Velimna con la consegna dell’etrusco d’Oro a Simona Marchini

Poi la Cena del Lucumone, allestita dallo chef dell’Hotel Manzoni e servita, con professionale disponibilità, dagli allievi della Scuola Alberghiera CNOS Fap, Casa del Ragazzo di Foligno. Quindi, da parte del sindaco Andrea Romizi e del presidente Antonello Palmerini, la consegna del premio (uscito dalla bottega dell’orafo Renzo Ercolani) consistente in un’opera d’arte, pezzo unico realizzato con la tecnica della cera persa. Fiori, complimenti, foto a iosa. Con un siparietto che ha visto il nostro Sandro Allegrini provocare amabilmente l’attrice e scrittrice. Che ha ribadito le origini umbre della famiglia e la peruginità dovuta a un antico rapporto di collaborazione e amicizia intessuto con la Città del Grifo. Anche tramite Enrico Vaime che ne fu indefesso cantore.

Almeno due le promesse strappate a Simona Marchini e al sindaco Romizi. La prima, un impegno con Allegrini a recarsi a Lisciano Niccone per vedere le opere lasciate dal grande artista greco Jannis Kounellis che molto amava il territorio liscianese in cui si fermò a lungo e dove operò, lasciando opere tutte da scoprire. Dice Simona: “Le più grandi potrebbero finire in spazi pubblici del Comune di Roma. Ad altre sono interessata come gallerista (gestisce la Galleria La Nuova Pesa) e come amica. Avendo collaborato col geniale artista”. Seconda promessa al sindaco e a Perugia: quella di tornare per proporre uno spettacolo sulla trilogia verdiana (“Croce e delizia, signora mia!”) e ricevere, da parte del Comune, il baiocco d’oro alla Cultura del Comune di Perugia. L’Inviato Cittadino si è detto disponibile a condurre l’evento.
 

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