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Cronaca

Primario accusato di concussione sospeso dall'incarico, l'Università: "Certe situazioni mortificano"

Sospeso dall'incarico il professore universitario, già primario di chirurgia pediatrica dell'ospedale di Perugia, finito nella bufera per alcune "mazzette" sospette

"L'Università è onesta e certe situazioni mortificano. Soprattutto nei confronti di coloro che tutti i giorni cercano di portare avanti onestamente il proprio lavoro". Sono queste le parole del Rettore dell'Università di Perugia, Franco Moriconi, dopo la decisione presa dallo stesso Ateneo di sospendere dall'incarico il docente Antonino Appignani, finito nella bufera con l'accusa di concussione.

"Mazzette" sospette: il primario torna libero, ma con l'obbligo di dimora

"La decisione della sospensione va da sè, visto che è stato sottoposto ad obbligo di dimora nel Comune di Bologna. Come al solito ho la massima fiducia negli inquirenti e attendiamo fiduciosi le risposte in merito alle indagini. Sarà poi l'ufficio legale dell'Ateneo a valutare, eventualmente, altri provvedimenti. Sinceramente non mi era mai capitata una situazione simile" - conclude il Rettore. 

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Intanto questa mattina il gip D'Andria, in sede di convalida, ha revocato per l'indagato la misura cautelare degli arresti domiciliari, disponendo l'obbligo di dimora nel suo Comune di residenza, Bologna. Il docente, arrestato in "flagranza" dai carabinieri lo scorso venerdì, dovrà rispondere di concussione: avrebbe infatti chiesto, in cambio della promessa di un rinnovo di una convenzione, "mazzette" da un ricercatore, lo stesso che ha fatto scattare l'indagine nel 2016, fino all'arresto da parte di due carabinieri in borghese. Il docente avrebbe preso una tranche di 3mila di euro da parte del ricercatore nell'ascensore dell'ospedale perugino. 

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