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Cronaca

Salute, rischio tumori legati al radon: scuole ed edifici a rischio

Il radon è un gas considerato altamente cancerogeno e così la Regione ha deciso di quantificare la sua presenza sul suo suolo umbro. Una mappatura per capire le azioni di risanamento

Anche una mappatura ambientale può risultare strategica in chiave di prevenzione dei tumori e linfomi vari in forte aumento anche in Provincia di Perugia. Nei prossimi giorni la Regione dell'Umbria, su iniziativa dell'assessore all'ambiente Silvano Rometti, finanzierà una rete di controlli sulle concentrazioni - anche in luoghi pubblici come le scuole - di radon, gas naturale radioattivo tra i principali inquinanti dell’aria e inserito dall’Organizzazione mondiale della sanità tra gli agenti cancerogeni conosciuti. Il progetto di massima è stato approvato dalla Giunta regionale.

“Una base fondamentale per individuare in maniera ancora più mirata le misure di prevenzione e di risanamento delle zone e degli edifici più esposti ai rischi, sia ambientali sia sotto l’aspetto della salute, che derivano dall’esposizione al radon – ha sottolineato l’assessore – e che non possono prescindere da una mappatura, un attento monitoraggio del territorio e un’adeguata informazione ai cittadini”.

Il progetto di massima per la mappatura, predisposto dall’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente (“Arpa”), prevede l’esecuzione di misure in un campione di 1300-1600 punti, con una copertura dell’intero territorio regionale, che saranno individuati tenendo conto delle caratteristiche geografiche, delle informazioni di carattere geologico e sismico disponibili, della densità di popolazione, così come del diffuso utilizzo in Umbria del tufo come materiale da costruzione negli anni Sessanta-Settanta.  Con il coinvolgimento delle Amministrazioni comunali e il consenso dei privati cittadini, saranno scelti gli edifici in cui verranno installati i dosimetri per rilevare la concentrazione del radon “indoor”.

Per la realizzazione del progetto, che prevede la partecipazione di Regione Umbria, Arpa ed esperti in materia, è previsto un costo stimato in circa 200mila euro.

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