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Cronaca

Giustizia lumaca, il rinvio dell'udienza per Covid fa scattare la prescrizione

Errore nel calcolo dei termini di sospensione, la Cassazione annulla senza rinvio la condanna

Giustizia lumaca, adesso c'è anche il Covid a dare il colpo di grazia ai processi lenti con la prescrizione.

La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso di un imputato, difeso dall’avvocato Franco Libori, dichiarando l’intervenuta prescrizione per l’accusa di simulazione di reato per il quale l’uomo era stato condannato in primo grado.

Nel ricorso si indicava come il termine di prescrizione del reato fosse stato fissato al 23 febbraio 2020. Nel corso del giudizio di primo grado c’era stata una sola sospensione del termine per legittimo impedimento del difensore e, quindi, di durata massima di 60 giorni. Il Tribunale, invece, aveva dichiarato i termini di prescrizione sospesi per l’intera durata del rinvio.

In appello il 24 marzo 2020 l’udienza era stata rinviata d’ufficio, a causa emergenza Covid-19, considerando il termine di sospensione di 64 giorni. Sommando i periodi effettivi di sospensione, alla data della sentenza emessa in grado di appello il reato era oramai prescritto.

La Cassazione ha riconosciuto che il Tribunale ha sbagliato a calcolare la sospensione per l’intera durata del rinvio e non solo per i giorni effettivi, cioè 61 più altri 64 per il Covid-19. In ogni caso il reato era già prescritto.

Da qui l’annullamento, senza rinvio, della sentenza di condanna perché il reato è estinto per prescrizione.

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