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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Mazzette in ospedale, il primario patteggia due anni e maxi risarcimento alla vittima

Il direttore della clinica chirurgica pediatrica era stato sorpreso mentre prendeva soldi in un ascensore dell'ospedale

Concussione (l'originaria accusa di corruzione è stata archiviata, accusa ritenuta non fondata), sono le accuse mosse all'ex direttore di Chirurgia Pediatrica dell'Università di Perugia, Antonino Appignani, dopo essere stato denunciato da un ricercatore per uno scambio di 12mila euro per il rinnovo di una convezione.

Il medico, difeso dagli avvocati Pietro Gigliotti, Ettore Grenci e Mattia Maso, è comparso ieri davanti al gup Lidia Brutti per avanzare una richiesta di patteggiamento a due anni, con pena sospesa, con il riconoscimento delle attenuanti generiche e il pagamento di un risarcimento di 55mila euro a favore della parte offesa. Il pubblico ministero Mario Formisano ha dato parere favorevole e il giudice si è riservato di mettere la sentenza il 25 giugno (dopo l’avvenuto pagamento della somma a favore della persona offesa).

Secondo le indagini, l'ex direttore di Chirurgia, Antonino Appignani, avrebbe costretto il ricercatore a consegnargli la somma di 12mila euro per acconsentire alla sua collaborazione con l'Università di Perugia. La procura aveva contestato anche un altro scambio di 3mila euro e uno di 5mila euro (per la quale il medico è stato colto in flagranza all’uscita dell’ascensore dell’ospedale ) per favorire la sua progressione di carriera.

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