Perugia celebra il suo luminare: premio al super medico Brunangelo Falini
A questa eccellenza, tutta indiscutibilmente nostra, il Kiwanis Club “Perugia Etrusca” ha voluto assegnare il premio “Wi Build 2017-2018”
Brunangelo Falini, uno dei personaggi perugini più noti e apprezzati nel contesto scientifico internazionale. A questa eccellenza, tutta indiscutibilmente nostra, il Kiwanis Club “Perugia Etrusca” ha voluto assegnare il premio “Wi Build 2017-2018”. La cerimonia e la conviviale si sono tenute al Deco’ Hotel di Ponte San Giovanni.
Ricevuti dal cerimoniere Giuseppe Affronti, i convenuti hanno ascoltato il saluto del presidente Maria Cristina Tanchi e quelli del Luogotenente-Governatore Divisione 9 Umbro-Sabina, Alba Asfalti. Festa grande per il direttore di Ematologia e Trapianto midollo osseo, il cui corposo curriculum è stato declinato dall’amico Francesco Paoletti che ne ha tessuto meritatamente le lodi e ricordato i successi internazionali.
Poi le parole di Brunangelo, un perugino doc che, con modestia pari a spirito di appartenenza, affiancato dalla splendida consorte Gabriella, ha dato la stura al persuaso senso di adesione a una sentita peruginità. “Ho lavorato nel mondo e specialmente negli Usa, dove ho trovato condizioni favorevoli e stimolanti. Ma ho portato sempre nel cuore la mia città e mi sono adoperato per tornarvi”. Poi la modestia – reale non esibita – dei meriti che vanno divisi fra tutta l’equipe, i ringraziamenti allo Studium e all’Azienda Ospedaliera, rappresentata per l’occasione da Emilio Duca, che pure ha avuto parole di elogio e amicizia per lo scienziato.
Un trionfo: gente che ascoltava con gli occhi lucidi le tappe di un percorso, gli step di avanzamenti graduali e faticosi, ma coronati da successi e decisa volontà di averla vita sul male. Poi l’Inviato Cittadino, invitato a dire la sua, ha ricordato di essere stato insegnante di Brunangelo Falini al liceo Mariotti: ragazzo talentuoso, ma anche “birbaccione”. Spigolatura personale: sono stato anche io destinatario di questo premio concessomi dal Kiwanis qualche anno fa, come “costruttore di cultura”. Ma l’assegnazione a Brunangelo Falini mi ha reso più felice di quando lo ricevetti io stesso. Perché lui lo ha meritato veramente… io non so.