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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Centro Storico / Piazza Cavallotti

Lo scempio alla storia della città: l'antico portone lasciato marcire

Una porta che ha molti secoli di vita, e che li dimostra tutti. Per lo stato veramente pietoso in cui si presenta. Dà accesso a una parte secondaria di Palazzo Baldeschi "al Corso"

Una porta che ha molti secoli di vita, e che li dimostra tutti. Per lo stato veramente pietoso in cui si presenta. Dà accesso a una parte secondaria di Palazzo Baldeschi  "al Corso", così chiamato per distinguerlo dall’omonimo palazzo Baldeschi, situato in piazza Cavallotti. L’immobile nel suo complesso è il risultato della fusione, in più fasi cronologiche, di vari edifici che occupavano anticamente l'area compresa tra corso Vannucci, via Danzetta (antica via “dei Cappellari),  via Baldo (che celebra il nome del celebre giureconsulto Baldo degli Ubaldi), via dello Struzzo, antico “vicolo dei Florenzi” (su cui si affacciava la marchesa Mariannina Florenzi) e via Baglioni.

Tracce del nucleo medioevale, intorno al quale si sviluppò l'estesissimo corpo di fabbrica, sono tuttora visibili in via Baldo, come pure in via Danzetta. Il versante che dà su via Danzetta, inoltre, presenta un segmento che, per struttura e dimensioni, dovette probabilmente identificarsi in una “casa torre” (di possibile origine trecentesca), inglobata nell’insieme: ossia un edificio che si sviluppava in senso verticale, di prevalente funzione difensiva. Lo dimostra anche lo stesso accesso, collocato a una notevole altezza da terra. Oltre a una certa angustia che denuncia l’intenzionale obiettivo di rendere ostico l’ingresso.

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