LA CITTA' Il destino di quelle pietre (Arco della Pesa,) è appeso a un filo
Le pietre in arenaria di quella fiancata continuano a cadere. Come se la passano quelle dell'arco medievale a sesto acuto, sotto al quale passano centinaia di pedoni e di veicoli?
In effetti, la pietra arenaria di cui è fatta la Porta dei Tei è da anni in degrado e soffre di uno sgretolamento inarrestabile. È debole, proprio per la sua natura friabile, che si accentua con le intemperie. E, vale ricordarlo, anche in ragione della vetustà del manufatto che risale al 1200-1300. Un po’ di storia: L’Arco dei Tei o Porta Pesa apparteneva alla cinta muraria medievale proveniente da Porta San Simone (XI secolo), vicino al Carmine.
L’Arco risale al XII secolo e scandisce la prima cinta muraria, esterna alla cinta etrusca. Costruita i prossimità della chiesa di Santa Maria Nuova, la Porta segna l’inizio del popolare rione di Borgo S.Antonio. Il nome dei Tei omaggia la famiglia, partigiana dei Baglioni, le cui case vennero incendiate dagli Oddi durante gli scontri per l’affermazione del potere familiare nella città del Grifo.
Il termine “pesa” fa riferimento alla bascula metallica, smontata meno di mezzo secolo fa, usata per pesare i carri e le merci che superavano la barriera daziaria. Fine della memoria. Ma, tornando al presente, c’è da dire che, a destabilizzare ulteriormente il manufatto, provvedono anche le vibrazioni prodotte dal continuo passaggio di tanti mezzi, specie i pullman. Il fatto è che questi mezzi ingombranti passano sotto lo stretto Arco per il rotto della cuffia e, in più di un caso, hanno vistosamente segnato una fiancata strusciandoci la carrozzeria.