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Cronaca Ponte San Giovanni

Ponte San Giovanni, Libera: assemblea pubblica antimafia

L'Umbria non è più un'isola felice. Con questa frase si potrebbe illustrare la situazione delle infiltrazioni mafiose nel tessuto economico della nostra Regione

Molta gente ha accolto positivamente l'assemblea pubblica organizzata ieri sera dalla sezione umbra di Libera e dalla Pro Ponte al CVA di Ponte San Giovanni. Il tema della serata era "Insieme contro le mafie: Il territorio, bene comune da difendere".

A partecipare a questo importante appuntamento, Norma Ferrara di Liberainformazione e Fausto Cardella, Procuratore della Repubblica di Terni, coordinati dal presidente di Libera - Umbria Walter Cardinali.

L'introduzione alla serata è stata affidata a Cardinali, che ha esposto alcuni dati riguardanti le infiltrazioni mafiose in Umbria. Il presidente di Libera - Umbria ha elencato nella fattispecie i reati connessi alle organizzazioni malavitose nel nostro territorio: droga, usura, traffico e smaltimento di rifiuti.

Da queste attività - secondo il rapporto esposto da Cardinali - ne consegue un passo successivo, contraddistinto dall'acquisizione di terreni e appartamenti ma anche di attività commerciali quali supermercati e tabaccherie.

Assemblea Pubblica Libera

L'ultima operazione Apogeo in Umbria contro le organizzazioni mafiose è stata condotta dai carabinieri e dalla guardia di finanza, che ha portato il settembre scorso all'arresto di sedici persone collegate al clan dei casalesi e al sequestro di beni per oltre cento milioni di euro. Nello specifico, l'operazione ha portato alla luce una rete criminale che aveva investito ingenti somme di denaro nell'acquisizione di 330 appartamenti a Ponte San Giovanni, in seguito venduti o "bloccati" attraverso caparre da ignari acquirenti.

Cardinali denuncia una responsabilità politica per quanto riguarda la prevenzione dalle infiltrazioni mafiose, una condanna che si riferisce anche e soprattutto alle amministrazioni locali, miopi secondo il presidente regionale di Libera, davanti a certe operazioni.

La richiesta di Libera è di creare al più presto una commissione anti-mafia anche a Perugia, un osservatorio sulle attività sospette utile alle amministrazioni locali per non commettere errori di valutazione.

Fausto Cardella, Procuratore della Repubblica di Terni, non ha risparmiato rimproveri al governo nazionale: "Nel nuovo codice antimafia varato dal governo il settembre scorso mancano alcune disposizioni molto importanti, come la reciprocità dei sequestri per le confische all'estero". Cardella poi, sottolinea come nella nuova regolamentazione manchi il termine Ndrangheta, parola che - come ha fatto notare anche il Procuratore nazionale Antimafia, Piero Grasso - non compare nello strumento varato dal governo per mettere ordine alle norme contro la criminalità organizzata.

A partecipare all'incontro anche il sindaco di Perugia, Wladimiro Boccali, che durante il dibattito si è limitato a prendere nota degli argomenti trattati per poi fare una relazione conclusiva dell'incontro, elencando alcune delle iniziative già avviate per contrastare il fenomeno mafioso in Umbria.


 

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