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Cronaca Ponte San Giovanni

Ponte San Giovanni, finanza sequestra night club: era camuffato da circolo culturale

Un noto locale di Ponte San Giovanni è stato sequestrato dalla Guardia di Finanza di Perugia, nell'ambito del Piano di controllo economico del territorio

Nell’ambito del Piano di controllo economico del territorio coordinato dal Comando Provinciale di Perugia, durante la scorsa notte, i finanzieri, hanno sottoposto a sequestro preventivo ex art. 321 c.p.p., un locale notturno di Ponte San Giovanni, gestito sotto forma di un’associazione culturale.

Il presidente titolare è stato denunciato per il reato di cui all’art. 681 del c.p. “Apertura abusiva di luoghi di pubblico spettacolo o trattenimento”. Inoltre, riferiscono dalla Finanza che nei pressi dell’ingresso del locale venivano sequestrati anche un coltello ed un “tira pugni” .

L’accesso operato dai militari del nucleo mobile, coadiuvati da personale del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Perugia e da ispettori della locale sede SIAE, ha permesso di verificare che all’interno del locale gestito da un’associazione culturale, vi era la presenza di numerosi avventori del tutto estranei all’associazione stessa, intenti ad assistere ad uno spettacolo musicale pubblicizzato anche su siti internet di noti social network. La struttura era carente delle previste autorizzazioni di PS ed amministrative, tra cui quelle relative al certificato di prevenzione incendi e quella di somministrazione di alimenti e bevande.

Al momento dell’accesso all’interno del locale, i finanzieri hanno accertato che era in corso un vero e proprio spettacolo musicale pubblico, tenuto da 28 figuranti di sala, cui assistevano oltre 50 avventori, di cui 22 totalmente privi di tessera associativa e del tutto estranei all’associazione.

Dai successivi accertamenti, le fiamme gialle hanno verificato che i restanti avventori seppur in possesso di una semplice tesserina rilasciata al momento dell’ingresso nel locale, in realtà disconoscevano totalmente la natura associativa del locale, nonché le finalità, lo statuto e il presidente dell’associazione.

E’ stata proprio la presenza di persone estranee alla associazione e di “soci occasionali”, persone cioè in possesso solo formalmente della tessera associativa, ma che di fatto disconoscono totalmente la natura associativa della organizzazione che ha permesso di individuare la vera destinazione dei locali riqualificando l’attività economica  posta in essere come  una vera e propria attività commerciale operante nel settore dell’intrattenimento. Gli accertamenti ora proseguiranno sotto il profilo fiscale per accertare eventuali inadempienze alla normativa tributaria.
 

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