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Cronaca

RETE DELLA SOLIDARIETA' La Chiesa di Bassetti continua a pensare alle famiglie povere: apre emporio a Ponte Pattoli per la spesa gratis

Determinanti anche non pochi benefattori e aziende che hanno rifornito l’emporio di prodotti alimentari e per l’igiene intima e della casa

Con la crisi economica, le molte famiglie in difficoltà, cresce la rete sociale per aiutare chi non riesce ad arrivare a fine mese e a chi non ha reddito. La Chiesa perugina ha deciso di essere presente anche nella “Valle del Tevere Nord” dell’Archidiocesi di Perugia-Città della Pieve che ha un bacino di 40mila abitanti. Sarà dunque aperto il quinto emporio della solidarietà che si rivolgerà soprattutto alle famiglie italiane. L'emporio - 110 metri quadri - è stato allestito da 49 volontari della Gioventù Francescana, guidati da padre Damiano Romagnolo, che hanno provveduto al suo allestimento. Determinanti anche non pochi benefattori e aziende che hanno rifornito l’emporio di prodotti alimentari e per l’igiene intima e della casa. 

Questo permetterà, da sabato 7 maggio, a 90 famiglie in gravi difficoltà di fare la “spesa”; famiglie che hanno già ricevuto la tessera di accesso all’emporio dopo essersi recate presso i Centri di ascolto parrocchiali di Bosco, Villa Pitignano, Pierantonio e Ponte Pattoli. Si stima di poter arrivare entro la fine dell’anno ad aiutare complessivamente 500 persone, alleggerendo l’emporio di Ponte San Giovanni dove diverse di queste famiglie già si recavano. L’emporio di Ponte Pattoli sarà fruibile, per il momento, due volte alla settimana, il mercoledì pomeriggio (ore 16-19) e il sabato mattina (ore 9-12).

«Siamo fiduciosi della collaborazione e dei contributi di tante aziende e imprenditori che operano nella zona – sottolinea la responsabile –, affinché non manchi mai nulla a queste persone. Anche un “piccolo” aiuto materiale trasmette fiducia e speranza a chi vuole riscattarsi, a chi vuole ricostruirsi un futuro dignitoso. Ed è di sostegno anche sapere di non essere lasciati soli nella difficoltà. Infatti, l’emporio è anche un luogo di relazioni umane intessute dai volontari con chi è nel bisogno. In questo è fondamentale il ruolo di volontari ben motivati e formati. Non è un caso che la responsabile di questo quinto emporio sia Nadia Riccini, dirigente scolastico a riposo, che passa dalla missione educativa a quella socio-caritativa e di sostegno umano e materiale».

Tra il 2014 e il 2016 sono stati attivati nell’Archidiocesi quattro Empori dalla Caritas diocesana con il coinvolgimento di parrocchie e realtà socio-caritative, grazie alla collaborazione di aziende e privati benefattori. Si tratta degli empori “Tabgha” di Perugia città (zona vie Cortonese e Settevalli, Stazione ferroviaria e quartiere Madonna Alta), “Divina Misericordia” di San Sisto-Sant’Andrea delle Fratte, “Siloe” di Ponte San Giovanni e “Betlemme” di Marsciano. Insieme all’emporio “Don Gustavo” coprono il fabbisogno delle famiglie che si rivolgono alle parrocchie di cinque delle sette Zone pastorali dell’Archidiocesi. A tutt’oggi, incluso il “Don Gustavo”, le tessere attive degli empori sono 1.800, oltre a 250 tessere baby, a sostegno di 1.800 famiglie e per un totale di oltre 5.000 assistiti. Nell’ultimo anno i quattro empori hanno registrato un sensibile aumento di cui più del 35% è dovuto alle tessere rilasciate a famiglie italiane. I volontari attualmente impegnati in tutti gli empori sono 211. Dato significativo del 2021 è la quantità di prodotti in entrata nei quattro empori, pari a 1.064,35 tonnellate di cui 837,17 sono state distribuite. 

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