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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Ponte Felcino

Da ex cinema abbandonato a casa delle associazioni: così il quartiere rinasce

Festa grande a Ponte Felcino per l’inaugurazione della Casa delle Associazioni. Fu prima Cinema Eden e poi di tutto un po’: sala da ballo, luogo di spettacoli ed eventi

Festa grande a Ponte Felcino per l’inaugurazione della Casa delle Associazioni. Fu prima Cinema Eden e poi di tutto un po’: sala da ballo, luogo di spettacoli ed eventi. Ma meritava di certo un utilizzo più razionale e costante.    “L’intestazione al nome e alla memoria dell’industriale Giancarlo Guelpa – il quale si è tanto adoperato per il nostro territorio – esigeva che la sala e il locale annesso divenissero riferimento comune e condiviso per tutta la comunità”. Questo sostiene l’architetto Gino Puletti che presiede la Società di cui l’immobile costituisce preziosa risorsa. Ci hanno pensato i dinamici pontefelcinesi a farne un centro di attrazione polivalente per eventi sentiti e partecipati.

Così oggi è divenuto punto di riferimento di tante associazioni di tipo culturale e sportivo, che hanno trovato casa comune. Ora all’interno di quelle strutture sono stati anche conferiti gli antichi telai (“Intrecciamo i fili”) che Gervasio Ragni custodisce come reliquie e coi quali svolge attività didattica gratuita a favore dei giovani. Esulta Stefano Vicarelli, memoria storica e rettore dell’archivio (lì depositato) della rivista “Il Ponte”, fondata da don Gino Vicarelli.

Lì c’è anche il Fondo storico Bande musicali, nel ricordo di Pietro Franceschini, rappresentato dal figlio Paolo, Maestro e primo violino degli ex Solisti di Perugia, oggi Orchestra da Camera di Perugia. E poi la biblioteca “Altrementi”, la pro loco “La Felciniana”, l’associazione ciclistica  e motociclistica… insomma: tutte le forme associative del territorio. Seguito ed apprezzato il concerto di inaugurazione, tenuto dall’Ensemble di ottoni della scuola di musica “Michele Taddei” di Cannara, con la partecipazione del coro polifonico felciniano di Chiara Franceschelli, direttore e soprano di vaglia. Un bell’esempio di condivisione responsabile che sfrutta le economie di scala e le fruttuose sinergie per dare corpo al concetto di comunità.

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