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Cronaca

Ponte D'Oddi, Mirco ucciso con due colpi di fucile, chiesto il giudizio immediato

L'omicidio il 10 aprile di quest'anno. Per Antonio Catalano (detenuto nel carcere a Capanne) il sostituto procuratore Annamaria Greco ha chiesto il giudizio immediato

Freddato da due colpi di fucile esplosi dal balcone di casa del suo assassino, in via Giuseppe Porta. È morto così Mirco Paggi, 43 anni, ucciso il 10 aprile scorso nel quartiere di Ponte D’Oddi. I colpi partiti dal fucile da caccia, una doppietta calibro 12 detenuta illegalmente da Antonio Catalano, 59enne originario del palermitano, hanno raggiunto il cuore e il polmone, non lasciando scampo alla vittima.

Omicidio a Ponte D'Oddi, lite all'ora di cena: spara due colpi di fucile ed uccide un 43enne

A sei mesi di distanza dalla tragedia, per Catalano (detenuto nel carcere a Capanne) il sostituto procuratore Annamaria Greco ha chiesto il giudizio immediato e la prima udienza dinanzi al giudice per l’udienza preliminare è stata fissata al 21 novembre. L’imputato, difeso dall’avvocato Giuliano Bellucci, avrà la facoltà di chiedere un rito alternativo.

Omicidio a Ponte D'Oddi, uomo ucciso da due colpi di fucile: c'è un fermato

Catalano, fermato poco dopo l’omicidio dagli agenti della squadra mobile di Perugia, ha ammesso il delitto: i due si conoscevano da tempo, ma qualcosa aveva incrinato il loro rapporto. Poco prima degli spari, c’è chi li aveva sentiti discutere; un diverbio, forse legato a questioni economiche. Fatto sta che quando Catalano ha imbracciato il fucile, ha sparato più di un colpo verso Paggi, strappandolo alla vita a soli 43 anni. La famiglia della vittima è rappresentata dagli avvocati Nicodemo Gentile e Antonio Cozza.

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