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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Mano tesa agli anziani: nasce "Enea", il progetto della Polizia di Stato per aiutare i cittadini più vulnerabili

Sarà istituito un numero dedicato (non di emergenza) attraverso il quale il cittadino potrà richiedere informazioni, in base alle proprie necessità, ma ci sarà la possibilità anche di effettuare denunce direttamente da casa. Tutti i dettagli

Una mano tesa nei confronti delle fasce di popolazione più “vulnerabili” a cominciare dagli anziani, in un momento -come quello dell’emergenza sanitaria da Covid 19 - che ha rivoluzionato inevitabilmente la vita di ogni cittadino. Il Questore Antonio Sbordone ha così deciso di rinnovare e implementare la vicinanza della Polizia di Stato attraverso un innovativo progetto che sarà portato avanti in sinergia con enti ed associazioni del territorio. Nasce con questa mission “Enea – la Polizia per il cittadino”, un progetto che permetterà di poter rispondere in maniera tempestiva ai bisogni di quella fetta di comunità più “esposta” alle criticità di questo particolare periodo storico, ma senza perdere di vista i bisogni della popolazione nel suo complesso. Il primo passo è stato quello di stringere una collaborazione con Ada Umbria, l'associazione di volontariato dei Diritti degli Anziani, un vero e proprio termometro delle condizioni di vita e delle necessità dell’anziano.

Ma quali saranno le azioni concrete che gli uomini e le donne della Polizia di Stato porteranno avanti?  Innanzitutto sarà istituito un numero dedicato (non di emergenza) attraverso il quale il cittadino potrà richiedere informazioni, in base alle proprie necessità, ad un operatore formato. Verrà data la possibilità di poter effettuare le denunce direttamente a casa per tutti coloro che non sono in grado di potersi spostare e, in situazioni particolari e di emergenza - come, ad esempio, la necessità di doversi recare all’estero per le cure - il passaporto verrà spedito al proprio domicilio.

Ma c’è di più perché in un momento che vede tanti anziani soli a causa della pandemia in corso e quindi maggiormente esposti al rischio di cadere nella rete di truffatori senza scrupoli, i poliziotti – attraverso dèpliant e comunicazioni dirette - forniranno informazioni su come imparare a riconoscere quei gesti e comportamenti tipici di truffe e raggiri.

“Senza ombra di dubbio questa improvvisa pandemia, per i suoi riflessi psicologici, sociali ed economici, sta segnando la vita di ogni essere umano e ha colpito prevalentemente quelle tante persone identificate come appartenenti alle così dette fasce vulnerabili. Proprio in questa fase, caratterizzata da un senso di confusione e paura diffusa, la Polizia di Stato, che ha tra le sue missioni mantenere la prossimità al cittadino, ha il compito morale e materiale di implementare fattivamente ogni possibile azione di vicinanza ed aiuto a coloro che sono più in difficoltà” – ha sottolineato il Questore di Perugia, Antonio Sbordone, nel presentare il progetto che già a partire dalle prossime settimane implementerà altre azioni a supporto dei cittadini.

“Cuore” della mission è quella di rilevare più richieste e criticità nello tempo. Un’ “attenzione distribuita” per non lasciare indietro nessuno.

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